Investing.com - Il prezzo del greggio è sotto pressione negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, vicino al minimo di quattro settimane dopo i dati che hanno mostrato un aumento delle scorte USA.
Il greggio West Texas Intermediate con consegna ad aprile scende di 41 centesimi, o dello 0,8%, a 52,73 dollari al barile alle 4:10 ET (09:10 GMT). La scorsa settimana il greggio USA ha toccato 52,54, il minimo dall’8 febbraio.
Intanto, il greggio Brent con consegna a maggio sull’ICE Futures Exchange di Londra scende di 35 centesimi a 55,56 dollari al barile. La scorsa settimana il greggio Brent ha toccato 55,03, il minimo dall’8 febbraio.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 11,6 milioni di barili nella settimana terminata il 3 marzo.
Dal report API è emerso inoltre un aumento di 5,0 milioni di barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati si sono ridotte di 2,9 milioni di barili.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (15:30 GMT).
I dati della scorsa settimana alimentano i timori sull’eccesso di scorte globali.
Il prezzo del greggio è stato scambiato in range stretto tra i 50 e i 55 dollari negli ultimi due mesi, con il sentimento influenzato dalle aspettative di una ripresa della produzione del petrolio di scisto USA e dalle speranze che l’eccesso di scorte possa essere ridotto grazie ai tagli alla produzione annunciati dai principali produttori globali.
Il ministro per l’energia saudita Khalid al-Falih ha dato dei messaggi misti sui prossimi tagli alla produzione da parte dell’OPEC.
Durante la conferenza CERAWeek in corso a Houston, Falih ha dichiarato che l’accordo storico tra paesi OPEC e non-OPEC ha migliorato la situazione del mercato. Tuttavia, ha affermato che è ancora troppo presto per decidere se i tagli debbano o meno continuare nel secondo semestre.
I paesi OPEC e non OPEC stanno tenendo fede all’impegno di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno entro fine giugno, e finora il taglio alla produzione ammonta al 94% del livello stabilito.
Ieri il Segretario Generale dell’OPEC Mohammad Barkindo ha dichiarato che qualsiasi decisione sull’estensione dei tagli dopo giugno dovrà includere la partecipazione dei paesi non-OPEC firmatari dell’accordo di novembre.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna ad aprile scendono di 0,9 centesimi, o dello 0,6%, a 1,688 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è stabile a 1,613 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna ad aprile salgono di 7,3 centesimi, o del 2,6%, a 2,897 dollari per milione di BTU.