LONDRA (Reuters) - Risalgono le quotazioni del greggio crescono, per cui comunque si prospetta la perdita settimanale più marcata degli ultimi tre mesi. L'incertezza sulla domanda e i tassi di interesse elevati determinano un sell-off limitato dalla prospettiva che l'Opec+ estenda i tagli della produzione.
Alle 11,10 i futures del Brent salgono dello 0,1%, a 83,73 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate per giugno è in rialzo di 0,1%, a 78,98 dollari.
Entrambi i benchmark chiuderanno la settimana in calo, considerato che gli investitori temono che i tassi Usa tenuti sugli attuali livelli elevati nel lungo termine facciano da freno alla crescita del primo consumatore mondiale di greggio.
Per ulteriori indicazioni, il mercato attende i dati macro Usa e le indicazioni sull'offerta da parte del primo produttore mondiale.
Nel primo pomeriggio il Dipartimento del lavoro Usa pubblica il rapporto mensile sull'occupazione, indicatore che Federal Reserve osserva con attenzione per le decisioni di politica monetaria.
Si è intanto ridotto il premio legato al rischio geopolitico della guerra tra Israele e Hamas, che può potenzialmente portare a un'interruzione delle forniture, visto che le parti hanno preso in considerazione una tregua temporanea, avviando colloqui con mediatori internazionali.
Il prossimo incontro dei produttori di petrolio Opec+ - membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e alleati, tra cui la Russia - è in agenda il 1° giugno.
Tre fonti Opec+ hanno detto che il gruppo potrebbe estendere i tagli volontari alla produzione di petrolio di 2,2 milioni di barili al giorno oltre il mese di giugno se la domanda non dovesse aumentare.
JP Morgan (NYSE:JPM), che prevede l'Opec+ estenda i tagli, ha affermato che un aumento contro-stagionale delle scorte di petrolio il mese scorso potrebbe essere una preoccupazione per il gruppo di produttori.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Alessia Pé)