LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio salgono di oltre 2 dollari, con gli investitori che prezzano i timori di un'escalation del conflitto in Medio Oriente che potrebbe interrompere le forniture di petrolio, dopo la notizia che l'esercito statunitense ha colpito obiettivi iraniani in Siria.
Intorno alle 12,45, i futures sul Brent di dicembre salgono di 2,03 dollari, o del 2,3%, a 89,96 dollari il barile. Il contratto statunitense West texas intermediate per dicembre guadagna 1,89 dollaro, o il 2,3%, a 85,1 dollari il barile.
Due jet da combattimento statunitensi hanno colpito impianti di armi e munizioni in Siria come rappresaglia per gli attacchi alle forze statunitensi da parte delle milizie sostenute dall'Iran.
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha detto ieri alle Nazioni unite che se l'offensiva di Israele contro Hamas non si fermerà, gli Stati Uniti "non saranno risparmiati da questo fuoco".
Finora gli sviluppi non hanno avuto un impatto diretto sulle forniture petrolifere, ma fanno temere che il conflitto dalla Striscia di Gaza possa estendersi e interrompere le esportazioni dall'Iran, grande produttore di greggio e sostenitore di Hamas.
L'intensificarsi del conflitto potrebbe avere un impatto anche sulle spedizioni dell'Arabia Saudita, il maggiore esportatore di petrolio al mondo, e di altri grandi produttori del Golfo.
Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) hanno detto di aver mantenuto le loro previsioni sul prezzo del Brent per il primo trimestre del 2024 a 95 dollari al barile, ma hanno aggiunto che minori esportazioni iraniane potrebbero far salire i prezzi di base del 5%.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)