LONDRA (Reuters) - Il Brent oscilla intorno agli 80 dollari il barile, con i timori per la domanda e il calo del premio sul rischio di guerra che hanno innescato un sell-off nell'ultima settimana.
Intorno alle 13,25, i futures sul Brent salgono di 41 centesimi a 79,95 dollari il barile. I futures sul West Texas Intermediate (Wti) guadagnano 35 centesimi a 75,67 dollari.
Entrambi i benchmark ieri sono scesi ai minimi da metà luglio, con i timori su possibili interruzioni dell'offerta in Medio Oriente che si sono raffreddati mentre la preoccupazione per la domanda cinese e statunitense si è intensificata.
I dati di oggi dalla Cina suggeriscono che la lotta contro la disinflazione di fronte alla debole domanda rimane una sfida per i responsabili politici del Paese.
Gli indicatori della domanda non sembrano rosei nemmeno negli Stati Uniti. Le scorte di greggio sono aumentate di 11,9 milioni di barili nella settimana al 3 novembre, hanno detto fonti citando i dati dell'American Petroleum Institute.
Se confermato, questo dato rappresenterebbe il maggior aumento settimanale da febbraio. La Energy Information Administration (Eia), tuttavia, ha ritardato la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte di petrolio fino al 15 novembre per un aggiornamento del sistema.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)