LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono poco mossi, con il Brent che sfiora gli 80 dollari al barile sulla scia di un aumento delle scorte e di una produzione record negli Stati Uniti che mettono in secondo piano i timori per le interruzioni del commercio globale nel Mar Rosso.
Intorno alle 11,05, i futures sul Brent sono in rialzo di 25 centesimi, o dello 0,31%, a 79,95 dollari al barile, mentre il greggio US West Texas Intermediate (Wti) sale di 27 centesimi a 74,48 dollari.
Ieri la Energy Information Administration (Eia) ha detto che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 2,9 milioni di barili nella settimana al 15 dicembre a 443,7 milioni di barili, rispetto alle aspettative degli analisti che, in un sondaggio Reuters, prevedevano un calo di 2,3 milioni di barili.
Secondo l'Eia la produzione di greggio statunitense è salita al livello record di 13,3 milioni di barili al giorno (bpd) la scorsa settimana da un precedente massimo storico di 13,2 milioni di barili al giorno.
Entrambi i benchmark ieri hanno chiuso in rialzo per la terza seduta consecutiva, con gli investitori preoccupati per le interruzioni degli scambi commerciali dopo che i principali vettori marittimi hanno scelto di evitare la rotta del Mar Rosso, con viaggi più lunghi che aumentano i costi di trasporto e assicurazione.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo, circa il 12% del traffico mondiale transita dal Mar Rosso e attraverso il Canale di Suez. Tuttavia, secondo gli analisti, l'impatto sull'offerta di petrolio è stato finora limitato, perché la maggior parte del greggio del Medio Oriente viene esportato attraverso lo Stretto di Hormuz.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)