LONDRA (Reuters) - Il greggio scende di quasi il 4% ed è arrivato a toccare i minimi di oltre un anno sui timori di sovraproduzione e sulla previsione per la domanda di energia, mentre l'aumento dei tassi di interesse Usa ha fiaccato i mercati azionari.
** Intorno alle 11,55 italiane, il Brent scende di 2,1 dollari (-3,7%) a 55,14 dollari. Il greggio leggero Usa Wti perde 1,78 dollari (-3,7%) a quota 46,39.
** Entrambi gli indici sono saliti repentinamente ieri ma ora si trovano vicino ai minimi degli ultimi 15 mesi, oltre il 30% al di sotto dei massimi da diversi anni raggiunti a inizio ottobre.
** "Il recupero di ieri era short-covering", spiega Xi Jiarui, chief oil analyst di Jlc.
** "Gli investitori hanno rapidamente spostato la loro attenzione ai fondamentali in deterioramento nei mercati petroliferi, compresi gli ulteriori segnali di rallentamento della crescita economica il prossimo anno, la produzione record e una mancanza di fiducia sulla promessa dell'Opec di ridurre l'output".
** L'Opec e altri produttori, Russia compresa, hanno raggiunto un accordo per tagliare la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno a partire dal mese prossimo e il ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita Khalid al-Falih ha detto di aspettarsi che le scorte globali scendano entro la fine del primo trimestre, aggiungendo però che il mercato resta vulnerabile a fattori politici ed economici, oltre che alle speculazioni.
** L'Opec prevede di diffondere un programma in cui verranno dettagliate le riduzioni volontarie alla produzione per i suoi membri e alleati.
** Le scorte settimanali Usa sono scese di 497.000 barili nella settimana al 14 dicembre, secondo quanto riferito dall'Eia, un calo inferiore da quello di 2,4 milioni di barili atteso dagli analisti.