LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio perdono terreno dopo che la Cina ha fissato un obiettivo di crescita economica per quest'anno più basso del previsto, intorno al 5%, con gli investitori in attesa delle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell nei prossimi giorni.
Intorno alle ore 11,20 italiane, i futures sul Brent cedono 1,05 dollari, o l'1,2%, a 84,78 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate perdono 93 centesimi, pari all'1,2%, a 78,75 dollari il barile.
Le prospettive di crescita della Cina, annunciate ieri, sono inferiori all'obiettivo del 5,5% per il Pil dello scorso anno e sulla parte bassa delle attese. Nel 2022 il Pil cinese è cresciuto solo del 3%.
Il premier Li Keqiang ha detto ieri che le basi per una crescita stabile in Cina devono essere consolidate, che la domanda insufficiente rimane un problema pronunciato e che le aspettative degli investitori privati e delle imprese sono instabili.
Entrambi i benchmark del greggio sono saliti di oltre 1 dollaro venerdì, dopo che due fonti contattate da Reuters hanno smentito le indiscrezioni secondo cui gli Emirati Arabi Uniti stavano considerando di lasciare l'Opec.
Allo stesso tempo, è probabile che i prezzi del greggio siano influenzati dai rialzi dei tassi in tutto il mondo, con le banche centrali globali che inaspriscono le loro politiche monetarie per contrastare l'aumento dell'inflazione.
Il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell testimonierà al Congresso domani e mercoledì, dove probabilmente verrà interrogato sulla necessità di rialzi più consistenti negli Stati Uniti, il primo consumatore di petrolio al mondo.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)