LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo ma si avviano verso il quarto calo settimanale sulle rinnovate preoccupazioni economiche negli Stati Uniti e in Cina, che hanno riacceso i timori sulla crescita della domanda di carburante nei due maggiori consumatori di petrolio al mondo.
Intorno alle ore 12,05 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 5 centesimi, o dello 0,07%, a 75,03 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) guadagnano 14 centesimi, o lo 0,20%, a 71,01 dollari il barile.
Entrambi i benchmark sono indirizzati a cedere oltre l'1% sulla settimana, un calo che segnerebbe la più lunga serie negativa settimanale da novembre 2021.
Con il rinvio dei colloqui sul tetto del debito pubblico statunitense e i rinnovati timori di crisi per un'altra banca regionale, cresce il nervosismo per una potenziale recessione negli Stati Uniti.
La segretaria al Tesoro Janet Yellen ha detto che gli Stati Uniti rischiano una catastrofe economica e finanziaria se il Congresso non aumenta il tetto del debito.
In Cina, il calo dei nuovi prestiti alle imprese e i dati economici più deboli pubblicati in settimana hanno riacceso i dubbi su una crescita della domanda di petrolio trainata dalla ripresa del Paese dalle restrizioni contro il Covid-19.
L'Opec+ ha mantenuto invariate le previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2023, poiché prevede che i rischi economici saranno compensati da una maggiore crescita della domanda cinese.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)