Investing.com - Il prezzo del greggio è pressoché invariato negli scambi della mattinata europea di questo martedì, restando in range stretto con gli investitori che valutano la prospettiva di tagli alla produzione da parte dei principali produttori rispetto all’aumento del numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti.
Il greggio West Texas Intermediate con consegna ad aprile sale di 7 centesimi, o dello 0,1%, a 53,27 dollari al barile alle 4:55 ET (09:55 GMT), dopo il calo di 13 centesimi di ieri.
Intanto, il greggio Brent con consegna a maggio sull’ICE Futures Exchange di Londra va su di 5 centesimi a 56,06 dollari al barile dopo essere salito di 11 centesimi nella seduta precedente.
Il prezzo del greggio è stato scambiato in range stretto tra i 50 e i 55 dollari negli ultimi due mesi, con il sentimento influenzato dalle aspettative di una ripresa della produzione del petrolio di scisto USA e dalle speranze che l’eccesso di scorte possa essere ridotto grazie ai tagli alla produzione annunciati dai principali produttori globali.
I paesi OPEC e non OPEC stanno tenendo fede all’impegno di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno entro fine giugno, e finora il taglio alla produzione ammonta al 94% del livello stabilito.
Allo stesso tempo, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di 7 unità, il settimo aumento settimanale consecutivo. Il totale ammonta ora a 609 unità, il massimo dall’ottobre del 2015.
I traders del greggio presteranno particolare attenzione ai commenti dei principali membri dell’OPEC e degli altri produttori che partecipano all’annuale conferenza di una settimana a Houston, in Texas: la CERAWeek.
Il ministro per l’energia saudita Khalid al-Falih interverrà quest’oggi, così come il Segretario Generale dell’OPEC Mohammad Barkindo.
Il ministro per l’energia russo Alexander Novak, che è stato determinante per convincere i paesi non-OPEC a prendere parte all’accordo dell’OPEC, ieri ha dichiarato che è troppo presto per discutere della possibilità di proseguire con il piano di riduzione dopo maggio.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna ad aprile salgono di 0,3 centesimi, o dello 0,2%, a 1,685 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna ad aprile è in salita di 0,5 centesimi a 1,609 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna ad aprile crollano di 3,5 centesimi, o dell’1,2%, a 2,865 dollari per milione di BTU.