LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio crescono ed estendono la ripresa dai minimi di 15 mesi toccati nella seduta di ieri, grazie al salvataggio di Credit Suisse che ha attenuato i timori legati ai problemi del settore bancario globale e al loro impatto sulla crescita economica e sulla domanda di carburante.
Dopo il nervosismo registrato all'inizio della seduta di ieri, l'umore dei mercati finanziari è migliorato sulla scia dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs e dopo che le principali banche centrali hanno affermato di voler aumentare la liquidità e sostenere il sistema bancario.
Alle 10,40 il Brent guadagna l'1,03% a 74,55 dollari al barile. Salgono dell'1,09% anche i futures sul greggio Usa scambiando a 68,38 dollari.
Il prossimo evento atteso con grande attenzione dagli investitori è la riunione politica della Federal Reserve statunitense, che domani deciderà se e di quanto aumentare i tassi al termine della riunione di due giorni.
Dopo lo scoppio della crisi bancaria di questo mese, i mercati hanno rivisto al ribasso le aspettative per il prossimo rialzo dei tassi di interesse a 25 punti base, dai 50 pb previsti in precedenza.
L'indice del dollaro è in rialzo dai minimi di cinque settimane toccati nella seduta di ieri. Un dollaro più forte rende il petrolio più costoso per i detentori di altre valute e può quindi frenare la domanda.
La riunione dei ministri dell'Opec+ è prevista per il 3 aprile. Fonti dell'Opec+ hanno riferito a Reuters che il calo dei prezzi riflette i timori legati alla situazione delle banche, piuttosto che un deteriorarsi dell'equilibrio tra domanda ed offerta.
Altro dato di interesse per i mercati sono le scorte di petrolio negli Stati Uniti, che secondo un sondaggio Reuters dovrebbero essere in calo sia nel greggio che nei prodotti derivati. Il primo rapporto sulle scorte, pubblicato dall'American petroleum institute, è previsto per 21,30 di oggi.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)