LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo, sostenuti dagli stimoli economici di Pechino a sostegno della lenta ripresa della Cina e dal calo delle scorte negli Stati Uniti.
Intorno alle 10,35 i futures sul Brent avanzano dello 0,65% a 80,16 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) guadagna lo 0,73% a 76,2 dollari al barile. I prezzi hanno chiuso marginalmente in rialzo ieri.
I deboli dati economici cinesi hanno influenzato i prezzi per tutta la settimana. Il secondo maggior consumatore di petrolio al mondo ha annunciato questa settimana una crescita deludente del prodotto interno lordo del secondo trimestre, aumentando la probabilità che l'economia non raggiunga l'obiettivo di crescita annuale del 5% fissato dal governo.
Tuttavia, il sentiment dei mercati delle materie prime si è risollevato sulle speranze che il governo centrale vari misure di stimolo. Oggi, le autorità cinesi hanno presentato un piano per contribuire a rilanciare le vendite di automobili ed elettronica per sostenere l'economia in difficoltà.
Nel frattempo, i recenti dati statunitensi, tra cui un'inflazione più bassa del previsto e una crescita dei posti di lavoro più moderata, hanno convinto molti investitori e analisti che il previsto aumento dei tassi della Federal Reserve a luglio sarà l'ultimo dell'attuale ciclo di inasprimento.
Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite la scorsa settimana, sostenute da un aumento delle esportazioni di greggio e da un maggiore utilizzo delle raffinerie, ha reso noto mercoledì l'Energy Information Administration (EIA).
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)