LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in leggero calo, nonostante l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) abbia alzato le previsioni di crescita della domanda, alimentando il sentimento rialzista cominciato nella seduta precedente grazie alle indicazioni dell'Opec.
Intorno alle 11,10, i futures sul Brent perdono 6 centesimi, o lo 0,07%, a 82,46 dollari il barile. I futures sul greggio Wti perdono 3 centesimi, o lo 0,04%, a 78,23 dollari.
L'Aie ha alzato le previsioni di crescita della domanda di petrolio per quest'anno e per il prossimo, nonostante il previsto rallentamento della crescita economica in quasi tutte le principali economie.
Le previsioni di crescita dell'agenzia per il 2023 sono state alzate a 2,4 milioni di barili al giorno (bpd) da 2,3 milioni di bpd. Per il 2024, la previsione è stata alzata a 930.000 bpd da 880.000 bpd.
Ieri l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) ha incolpato gli speculatori per il recente calo dei prezzi. Il gruppo di produttori di petrolio ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni di crescita della domanda globale di greggio per il 2023 e ha mantenuto le proprie proiezioni relativamente alte per il 2024.
Nel frattempo, il dipartimento dell'Energia statunitense prevede di acquistare 1,2 milioni di barili di petrolio per contribuire a ricostituire la Strategic petroleum reserve, dopo aver venduto volumi record dalle scorte lo scorso anno, il che potrebbe favorire ulteriormente la domanda.
Anche un giro di vite degli Stati Uniti sulle esportazioni di petrolio russo potrebbe interrompere l'offerta, sostenendo ulteriormente i prezzi.
Secondo alcuni analisti, anche le discussioni in Iraq per la ripresa dei flussi di petrolio attraverso l'oleodotto Iraq-Turchia potrebbero pesare sui fondamentali.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)