LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili, con la cautela in vista dei dati sull'inflazione statunitense che smorza un lungo rally alimentato dalla scarsità dell'offerta.
Intorno alle 10,35 il Brent guadagna 10 centesimi a 87,67 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (Wti) sale di 5 centesimo a 84,45 dollari.
Negli ultimi giorni, i prezzi del petrolio sono stati sostenuti dall'estensione dei tagli alla produzione da parte dell'Arabia Saudita e della Russia, oltre che dai timori per l'offerta legati alle potenziali tensioni tra Russia e Ucraina nell'area del Mar Nero, che potrebbero mettere a repentaglio le forniture di petrolio russo.
Occhi puntati sui dati dei prezzi al consumo di luglio negli Stati Uniti attesi per oggi, che dovrebbero fornire un orientamento sulla futura politica monetaria della Federal Reserve.
"Gli investitori petroliferi guarderanno con attenzione ai dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che dovrebbero riflettere un leggero rimbalzo, scenario che probabilmente provocherà timori di ulteriori rialzi dei tassi", ha detto in una nota Priyanka Sachdeva, analista di Phillip Nova.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)