LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio cedono circa il 2%, dopo che gli Stati Uniti hanno allentato le sanzioni sul Venezuela per consentire un maggiore flusso di petrolio a livello globale, ma i timori che la campagna militare di Israele a Gaza possa degenerare in un conflitto più ampio frenano le perdite.
Intorno alle 11,40, i futures sul Brent scadenza dicembre sono in calo di 1,89 dollari, o del 2,07%, a 89,61 dollari al barile. I futures statunitensi sul West Texas Intermediate (Wti) novembre, che scadono domani, sono a 89,61 dollari al barile, in calo di 1 dollaro, o del 2,07%.
Il contratto Wti dicembre, più scambiato, perde l'1,9%, o 1,67 dollari, a 85,6 dollari al barile.
Gli Stati Uniti hanno emesso una licenza di sei mesi che autorizza le operazioni nel settore energetico del Venezuela, membro Opec, dopo che il governo venezuelano e l'opposizione politica hanno raggiunto un accordo per garantire elezioni regolari nel 2024.
I prezzi del petrolio sono saliti di circa il 2% nella seduta precedente sui timori di interruzioni delle forniture globali dopo che l'Iran ha chiesto un embargo petrolifero su Israele per via del conflitto a Gaza e dopo che gli Stati Uniti, primo consumatore di petrolio al mondo, hanno registrato una riduzione delle scorte più ampia del previsto, che si è sommata a forniture già limitate.
Fonti hanno detto a Reuters che l'Opec non ha intenzione di intraprendere alcuna azione immediata rispetto alla richiesta dell'Iran, che fa parte dell'organizzazione, il che ha attenuato i timori riguardo a possibili interruzioni.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)