LONDRA (Reuters) - Il petrolio scivola sotto la pressione dei lockdown in Cina a causa del covid, che potrebbero pesare sulla domanda, ma un sostegno arriva dalle notizie di un possibile embargo europeo sul petrolio russo dopo l'invasione dell'Ucraina.
Pechino, che riporta decine di nuovi casi di covid al giorno, sta testando in massa i residenti per evitare una chiusura simile a quella di Shanghai il mese scorso. I ristoranti della capitale sono stati chiusi per cena, e alcuni condomini sono stati sigillati.
Alle 10,50 i prezzi del Brent scendono di 1,08%, a 106,37 dollari al barile, quelli del greggio Usa l'1,14%, a 104,01 dollari.
Il Brent ha toccato i 139 dollari a marzo, ai massimi dal 2008, dopo che l'invasione di Mosca in Ucraina ha esacerbato i timori legati all'offerta che stavano già alimentando un rally.
La crescente prospettiva di sanzioni Ue contro la Russia ha dato sostegno ai prezzi. La Commissione europea dovrebbe finalizzare oggi il lavoro sul prossimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che potrebbe includere un divieto di acquisto di petrolio russo.
L'attenzione degli investitori sarà rivolta anche agli ultimi report sulle scorte Usa. Cinque analisti intervistati da Reuters si aspettano in media che le scorte di greggio degli Stati Uniti siano scese di 1,2 milioni di barili nella settimana al 29 aprile.
Il gruppo industriale American Petroleum Institute pubblicherà oggi alle 22,30 il proprio rapporto sulle scorte, seguito dai dati governativi dell'Energy information administration che usciranno domani.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)