LONDRA (Reuters) - Il greggio si è stabilizzato, grazie alla restrizione dell'offerta derivante dal taglio della produzione promesso dall'Arabia Saudita e alla potenziale pausa dei rialzi dei tassi d'interesse statunitensi, che hanno compensato i timori per la debolezza della domanda e il rallentamento dell'economia globale.
In occasione della riunione dell'Opec+ di domenica, l'Arabia Saudita ha detto che taglierà la produzione di greggio di un milione di barili al giorno a luglio, in aggiunta a un accordo più ampio per limitare l'offerta fino al 2024, in un tentativo da parte del gruppo di produttori di rilanciare i prezzi in calo.
Intorno alle ore 10,35 italiane, il Brent perde 14 centesimi, o lo 0,2%, a 76,82 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate guadagna 12 centesimi, o lo 0,2%, a 72,41 dollari il barile.
Gli economisti intervistati da Reuters prevedono che la Federal Reserve statunitense non alzerà i tassi di interesse nella riunione del 13-14 giugno, anche se una minoranza significativa prevede almeno un altro aumento quest'anno.
Il dollaro statunitense si è leggermente indebolito, rendendo il greggio più conveniente per gli acquirenti che detengono altre valute.
Un aumento più consistente del previsto delle scorte di benzina negli Stati Uniti ha sollevato timori sulla domanda, mentre le scorte di greggio statunitensi hanno registrato un leggero calo di 451.000 barili.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)