Investing.com - Il prezzo del greggio sale negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, sulla scia del più alto balzo giornaliero da dicembre segnato dopo i dati governativi USA che hanno mostrato il calo maggiore delle scorte finora quest’anno.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a giugno schizza di 46 centesimi, o dell’1%, a 47,79 dollari al barile alle 3:50 ET (07:50 GMT), dopo aver toccato il massimo di una settimana di 47,85 dollari.
Il riferimento USA è schizzato di 1,45 dollari, o del 3,2%, ieri.
Intanto, il greggio Brent con consegna a luglio sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 48 centesimi a 50,70 dollari al barile. Il riferimento globale è rimbalzato di 1,49 dollari ieri.
I future del greggio hanno registrato l’aumento giornaliero maggiore dall’1 dicembre ieri dopo che la U.S. Energy Information Administration ha reso noto che le scorte di greggio sono scese di 5,2 milioni di barili nella settimana terminata 5 maggio, molto più di quanto si aspettavano i mercati. Si tratta del calo maggiore da dicembre.
Nel report si legge inoltre che le scorte di benzina sono diminuite di 200.000 barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 1,6 milioni di barili la scorsa settimana.
Il greggio è crollato al minimo di cinque mesi questa settimana: i timori per l’aumento della produzione statunitense fanno dubitare gli investitori della capacità dell’OPEC di riequilibrare il mercato.
L’OPEC ed i paesi che non ne fanno parte stanno pensando di estendere il taglio delle scorte globali per nove mesi o più per dare al mercato più tempo per tornare in equilibrio, secondo fonti OPEC e del settore.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno ma finora la decisione ha influito poco sui livelli delle scorte.
La decisione finale circa la possibilità di estendere o meno l’accordo oltre giugno sarà presa dal cartello del greggio il 25 maggio.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a giugno salgono di 1,3 centesimi, o dello 0,9%, a 1,557 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a giugno è in salita di 1,2 centesimi a 1,488 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a giugno scendono di 0,4 centesimi a 3,288 dollari per milione di BTU, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.