Di Geoffrey Smith
Investing.com - I prezzi del greggio schizzano questo martedì, dopo la notizia secondo cui la Russia sembrerebbe aver rinunciato ad insistere per il previsto aumento della produzione a partire da febbraio, in linea con gli altri grandi esportatori.
In base a quanto riportano i media, il vice Primo Ministro russo Alexander Novak avrebbe accettato di proseguire con l’attuale livello di produzione per un altro mese, in vista di un previsto calo della domanda da parte delle principali economie a causa della nuova ondata del virus Covid-19 e delle misure di lockdown per contenerlo.
Il vertice del cosiddetto gruppo “OPEC+” era rimasto in stallo ieri, con la Russia che insisteva per il previsto aumento da 500.000 barili al giorno concordato nel patto di dicembre. Tuttavia, vi era stata una forte opposizione da parte dell’Arabia Saudita, supportata dagli altri due grandi produttori dell’OPEC, Iraq ed Emirati Arabi Uniti.
Alle 9:15 ET (14:15 GMT), i future del greggio USA schizzano del 2,4% a 48,77 dollari al barile, mentre i future del Brent, il riferimento globale, segnano un’impennata del 2,2% a 52,19 dollari al barile.
Nelle precedenti 24 ore è arrivata una raffica di misure di contenimento più severe in Europa. Ieri, il Regno Unito ha annunciato che il paese avrà un lockdown totale di sei settimane, mentre il governo federale tedesco e quelli statali hanno deciso di prorogare le attuali restrizioni nella principale economia europea per altre tre settimane, fino al 31 gennaio.