LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili e si avviano a un guadagno settimanale di oltre il 3%, con i dati sull'occupazione negli Stati Uniti che placano i timori sulla domanda mentre proseguono le preoccupazioni per un ampliamento del conflitto in Medio Oriente.
Intorno alle 11,20, i futures sul Brent perdono 1 centesimo a 78,38 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate sono in ribasso di 3 centesimi a 76,16 dollari al barile.
Sia il Brent che il Wti si avviano a guadagnare più del 3% su base settimanale.
"Il sentiment è stato anche rafforzato dai dati positivi sull'occupazione negli Stati Uniti, con le nuove richieste di disoccupazione che sono risultate ben al di sotto delle attese", ha detto Ashley Kelty, analista di Panmure Liberum.
"Con un aumento più forte del previsto delle scorte statunitensi questa settimana, le speranze sono che gli Stati Uniti continuino a crescere e che i timori di una recessione possano risultare esagerati".
Dopo i dati sull'occupazione, il dollaro è salito. Tuttavia, un dollaro più forte tende a far scendere i prezzi del petrolio, poiché chi compra il greggio, denominato in dollari, con altre valute deve pagare di più.
Ieri le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi aerei nella Striscia di Gaza, uccidendo almeno 40 persone, secondo i medici palestinesi, in ulteriori scontri con i militanti di Hamas.
L'uccisione, la scorsa settimana, di alti membri dei gruppi militanti di Hamas e Hezbollah ha sollevato la possibilità di attacchi di rappresaglia da parte dell'Iran contro Israele, alimentando i timori per la fornitura di petrolio dalla maggiore regione produttrice del mondo.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)