Investing.com - Il prezzo dell’oro guadagna terreno negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, dopo aver segnato il minimo di una settimana nella seduta precedente per via del dollaro forte, mentre la pubblicazione dei dati incoraggianti sulla crescita economica cinese hanno fatto aumentare la domanda del metallo prezioso.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno salgono dello 0,38% a 1.231,10 dollari.
Il contratto di giugno ha chiuso la seduta di ieri con un balzo dell’1,75%, a 1.226,50 dollari l’oncia.
I futures troveranno supporto a 1.224,60 dollari, minimo dal 7 aprile e resistenza a 1.245,80 dollari, il massimo di ieri.
I dati di questa mattina hanno rivelato un aumento al tasso annuo del 6,7% del prodotto interno lordo cinese nel primo trimestre, in linea con le aspettative dei mercati e dopo la crescita del 6,8% del trimestre conclusosi a dicembre.
In un secondo report si legge che la produzione industriale cinese ha visto un aumento al tasso annuo del 6,8% a marzo, più del 5,9% previsto e dopo l’aumento del 5,4% del mese precedente.
I dati incoraggianti hanno fatto diminuire i timori per un indebolimento in Cina, il principale consumatore mondiale di oro.
Tuttavia, i guadagni del metallo prezioso restano limitati dal momento che il dollaro continua ad oscillare vicino al massimo di due settimane e mezzo questo venerdì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 94,99, poco meno del massimo di due settimane e mezzo di 95,21 registrato ieri.
I traders attendono la pubblicazione dei report USA sulla produzione industriale ed il sentimento dei consumatori prevista nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
Ieri, il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 9 aprile è diminuito di 13.000 unità a 253.000, il minimo dal marzo del 1973.
Un secondo report ha rivelato che l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è salito dello 0,1% a marzo, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%. Su base annua i prezzi al consumo sono saliti dello 0,9% il mese scorso, meno dell’1,0% previsto.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a maggio salgono dello 0,01% a 16,175 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a maggio crollano dell’1,11% a 2,147 dollari la libbra.