LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio aumentano di oltre l'1%, in vista della riunione della banca centrale statunitense, molto attesa per avere possibili indicazioni sulla politica dei tassi di interesse, mentre il conflitto in Medio Oriente rimane al centro dell'attenzione.
Intorno alle 12,40, i futures sul Brent di gennaio sono in rialzo di circa l'1,66%, o 1,41 dollari, a 86,43 dollari il barile. Anche i futures del greggio West Texas Intermediate degli Stati Uniti guadagnano l'1,67%, o 1,38 dollari, a 82,4 dollari il barile.
Si prevede che la Fed, che terminerà oggi la propria riunione, manterrà i tassi fermi.
I rialzi dei tassi di interesse volti a contenere l'inflazione possono rallentare la crescita economica e frenare la domanda di greggio.
In Cina - il maggior importatore di petrolio al mondo - l'attività manifatturiera si è inaspettatamente contratta a ottobre, come ha mostrato oggi un'indagine privata che si aggiunge ai dati ufficiali negativi di ieri, sollevando dubbi sulla fragile ripresa economica del Paese.
Le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di circa 1,3 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di carburante sono diminuite di circa 360.000 barili, secondo fonti di mercato che hanno citato i dati dell'American Petroleum Institute di ieri.
La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha invitato gli Stati musulmani a cessare le esportazioni di petrolio e cibo verso Israele, chiedendo la fine dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)