LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio si sono stabilizzati nella seduta di oggi, dopo che un incontro tra Arabia Saudita e Russia ha calmato i mercati e dopo che le misure di sostegno hanno stabilizzato una crisi bancaria che ha portato i prezzi del petrolio al più grande calo settimanale da dicembre.
Alle 12,10 i futures sul Brent guadagnano lo 0,70%, a 75,22 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate aggiunge lo 0,99%, a 69,02 dollari.
Entrambi i benchmark hanno toccato i minimi di oltre un anno questa settimana e sono in corsa per il maggior calo settimanale da dicembre, pari a circa il 9%.
Il petrolio e altri asset globali sono stati messi sotto pressione questa settimana dal crollo di Silicon Valley Bank e Signature Bank e dai problemi di Credit Suisse e First Republic Bank.
Ma i prezzi hanno recuperato terreno nella seduta di oggi dopo le misure di sostegno varate dalla Banca Centrale Europea e degli istituti di credito statunitensi.
Il dollaro, nel frattempo, subisce la pressione delle aspettative di un aumento meno aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense la prossima settimana. Un dollaro più debole rende il petrolio più conveniente per i detentori di altre valute e di solito sostiene i prezzi del petrolio.
Ulteriore sostegno ai prezzi è arrivato dalle dichiarazioni dei membri dell'Opec+ che hanno attribuito la debolezza dei prezzi di questa settimana a fattori finanziari piuttosto che a uno squilibrio tra domanda e offerta, aggiungendo di aspettarsi una stabilizzazione del mercato.
Anche l'incontro di ieri tra Arabia Saudita e Russia ha contribuito a calmare i timori.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)