Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 29 marzo:
1. Borse globali in ripresa dopo il selloff del tech
I mercati azionari sono al rialzo nell’ultimo giorno di scambi della settimana, del mese e del primo trimestre, mentre gli investitori tentano di scrollarsi di dosso il selloff del settore tech che ha contagiato i mercati globali.
I volumi resteranno limitati, con molti trader che si preparano alle feste di Pasqua.
In Asia, la maggior parte delle borse hanno chiuso in positivo, nelle speranze di una soluzione diplomatica con la Corea del Nord che hanno supportato la propensione al rischio.
L’indice nipponico Nikkei ha chiuso in salita dello 0,6% e anche le borse di Cina e Corea hanno registrato dei rialzi.
In Europa, nel frattempo, le principali borse salgono negli scambi di metà mattina, con la ripresa nei settori ciclici ed una serie di notizie su fusioni ed acquisizioni che hanno incoraggiato il sentimento.
L’indice paneuropeo Stoxx 600, la principale misura dei prezzi dei titoli della regione, sale di quasi lo 0,5%, con la maggior parte dei settori in verde. In Germania, l’indice DAX sale dello 0,8%, mentre il londinese FTSE100 va su dello 0,4%.
Intanto, a Wall Street, i future dei titoli azionari USA indicano modesti rialzi all’apertura, segnale che i principali indici dovrebbero riprendersi dal selloff del tech.
I future Dow blue-chip salgono di 62 punti, o dello 0,3%, all’apertura, i future S&P 500 sono in salita di 9 punti, o dello 0,4%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 43 punti, o dello 0,6%.
Tutti e tre i principali indici USA hanno chiuso la giornata in negativo ieri, con il crollo di Amazon (NASDAQ:AMZN) e la discesa dei titoli azionari del settore tecnologico.
2. Dollaro in calo dopo i rialzi
Il dollaro scende contro lo yen, fermandosi a riprendere fiato dopo aver registrato l’aumento giornaliero percentuale maggiore di circa sei mesi.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,3% a 106,55, dopo aver chiuso la seduta di ieri con un rimbalzo dell’1,4%, il massimo dall’11 settembre.
Il biglietto verde è stato spinto dai dati che hanno indicato una crescita economica statunitense più veloce e dalle speranze di una soluzione diplomatica con la Corea del Nord.
Contro l’euro, il dollaro scende mentre gli investitori attendono la lettura sui prezzi al consumo tedeschi di marzo, prevista alle 12:00 GMT (8 ET).
Sul mercato dei bond, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA scende al 2,766%.
3. Riflettori sull’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed
Il calendario economico di quest’oggi prevede l’attesissimo report sui redditi e le spese procapite di febbraio, compresi i dati sull’indice PCE (l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Federal Reserve), alle 8:30 ET (12:30 GMT).
Il report dovrebbe mostrare che l’indice sui prezzi PCE core sia salito dello 0,2% il mese scorso, dopo l’aumento dello 0,3% del mese prima. Su base annua, i prezzi PCE core dovrebbero essere aumentati dell’1,6%, rispetto al rialzo dell’1,5% del mese precedente.
La Fed considera l’indice PCE uno strumento utile per decidere se alzare o abbassare i tassi di interesse, mirando a mantenere l’inflazione a poco meno del 2%.
L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Fed ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
Gli investitori seguiranno anche la lettura settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, la lettura di marzo sull’attività manifatturiera nel Midwest e i dati finali dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori di marzo.
La Fed ha alzato i tassi la scorsa settimana, confermando l’intenzione di effettuare tre aumenti quest’anno.
4. Prezzo del greggio in salita tra le speranze per l’OPEC
Il prezzo del greggio sale, supportato dalla prospettiva di un’estensione dei tagli alla produzione OPEC fino al prossimo anno.
I future del greggio USA WTI salgono di 21 centesimi, o dello 0,3%, a 64,58 dollari al barile, mentre i future del Brent sono stabili a 68,72 dollari al barile.
I rialzi sono limitati dall’aumento delle scorte di greggio e della produzione negli Stati Uniti.
5. Il Bitcoin crolla, incombe la “death cross”
Il prezzo del Bitcoin crolla verso il livello di 7.000 dollari, gli investitori sono nel panico dopo che i pattern del grafico hanno rivelato che la criptovaluta si avvicina alla cosiddetta “death cross”.
Il termine indica l’incrocio della media mobile a 50 giorni e della media mobile più a lungo termine a 200 giorni. I tecnici di solito considerano questo pattern un segnale ribassista di quello che avverrà.
La principale valuta virtuale mondiale per capitalizzazione di mercato crolla di quasi il 5% a 7.567 dollari, perdendo oltre 300 dollari (BTC/USD). Ha toccato il minimo intraday di 7.323 dollari.
Anche il prezzo delle altre famose criptovalute è crollato, con l’Ethereum, la seconda principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, che segna un tonfo del 9% a 418,39 dollari.
La terza principale criptovaluta, il Ripple, registra un crollo del 5% a 0,54514 dollari.