MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 901 milioni di euro, in leggero calo dai 940 milioni di un anno prima ma sopra le attese, e conferma l'impegno a distribuire sull'esercizio in corso dividendi cash per 3 miliardi.
Le previsioni di sei analisti raccolte da Reuters convergevano su un utile netto di 741 milioni.
Il dato semestrale, pari a 1,707 miliardi, corrisponde già a quasi il 90% dei dividendi annunciati considerando la plusvalenza netta di 895 milioni attesa dalla cessione di Setefi e Intesa Sanpaolo Card che sarà contabilizzata nella seconda parte dell'anno, spiega una nota.
A livello patrimoniale il Cet1 transitional è sceso al 12,7% dal 12,9% di fine marzo, mentre quello 'fully loaded' è al 12,9% rispetto al 13,1% di tre mesi prima.
Gli interessi netti sono scesi, rispetto al primo trimestre, dell'1,3% a 1,831 miliardi, mentre le commissioni nette sono cresciute del 10,3% a 1,848 miliardi. In crescita anche il risultato del trading a 467 milioni da 228. I proventi operativi netti sono dunque cresciuti a 4,6 miliardi con un incremento sul trimestre precedente del 14,5%.
In crescita, su base trimestrale, anche gli oneri operativi, a 2,154 miliardi (+5,2%).
Da aprile a giugno sono stati effettuate rettifiche su crediti per 923 milioni in crescita rispetto ai 694 milioni del primo trimestre.
Per il 2016 Intesa Sanpaolo vede utile ante imposte e utile netto consolidato in crescita rispetto al 2015.
Il titolo ha sbandato fino a -4% dopo la diffusione dei risultati per poi risalire e cedere intorno alle 14 l'1,26% a 1,877 euro.
(Gianluca Semeraro)