WASHINGTON/WILMINGTON (Reuters) - Il presidente Donald Trump continuerà a ricorrere alle vie legali in risposta ai risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti della scorsa settimana dopo che il procuratore generale William Barr ha chiesto ai procuratori federali di esaminare ogni accusa "fondata" di irregolarità di voto.
La direttiva di Barr ai procuratori ha visto le dimissioni del legale che sovrintende all'indagine per frode elettorale, in segno di protesta. La direttiva è giunta dopo giorni di continui attacchi alla regolarità delle elezioni da parte di Trump e dei suoi alleati repubblicani, che hanno denunciato diffusi brogli elettorali senza fornire prove in merito.
Trump non ha riconosciuto la vittoria delle elezioni da parte dello sfidante Democratico Joe Biden, che sabato superato la soglia di 270 grandi elettori necessari a ottenere la presidenza.
La campagna Trump ha avviato diverse cause sostenendo che il risultato delle elezioni fosse stato manomesso. I giudici hanno respinto le accuse in Michigan e Georgia, e gli esperti hanno detto che le possibilità che gli sforzi legali di Trump modifichino il risultato delle elezioni sono esigue.
Barr ha detto ieri ai procuratori che "accuse fantasiose o inverosimili" non dovrebbero costituire la basi per un'indagine e nella sua lettera non si legge che il dipartimento di Giustizia non ha individuato brogli elettorali che abbiano compromesso il risultato delle elezioni.
Barr ha però comunicato che i procuratori federali sono autorizzati ad "approfondire le accuse fondate" di irregolarità nelle votazioni e nel conteggio delle schede.
Richard Pilger, che per anni ha lavorato come direttore dell'Election Crimes Branch, ha annunciato tramite e-mail interna le proprie dimissioni dopo aver letto "la nuova politica e le sue conseguenze".
La campagna Biden ha affermato che Barr sta fomentando le accuse inverosimili di frode da parte di Trump.
"Trump e i suoi legali stanno portando avanti senza successo questo genere di rivendicazioni ogni giorno e le cause vengono derise di corte in corte", ha detto Bob Bauer, consigliere senior di Biden.
Ieri la campagna Trump ha avviato una causa per impedire ai funzionari della Pennsylvania di ufficializzare la vittoria di Biden nello stato chiave.
Secondo l'accusa il sistema di voto postale avrebbe violato la costituzione degli Stati Uniti creando "un sistema illegale di voto a due livelli" in cui il voto in presenza era soggetto a maggior controllo rispetto a quello via posta.
L'accusa è stata rivolta al segretario di Stato della Pennsylvania Kathy Boockvar e alle commissioni elettorali nelle contee a tendenza democratica, tra cui Filadelfia e Pittsburgh. L'ufficio di Boockvar non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano/Roma Xxxxx, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)