Di Adam Claringbull
Investing.com - L’oro prosegue la sua discesa negli scambi della mattinata asiatica di questo giovedì, sulla scia del continuo rafforzamento del dollaro. Il biglietto verde è stato supportato da un mercato immobiliare USA forte e dai timori per il rischio su altri mercati. Il metallo ha segnato il minimo di due mesi.
I future dell’oro vanno giù dello 0,33% a 1.862,25 dollari alle 23:23 ET (3:23 GMT).
Un generale rallentamento in Europa, insieme ai timori espressi dai funzionari statali e federali della Federal Reserve USA circa la necessità di ulteriori misure di stimolo hanno contribuito a spingere giù l’oro nella notte al minimo di due mesi. Il metallo prezioso è sceso sotto il livello di 1.900 dollari, con gli investitori avversi al rischio che hanno preferito la stabilità del biglietto verde. La decisione della Fed di mantenere i tassi di interesse bassi nell’immediato futuro ha contribuito alla discesa dell’oro.
Anche i titoli azionari in tutto il mondo hanno avvertito la pressione, con i mercati al ribasso sulla scia dell’aumento dell’incertezza per la ripresa economica globale dal COVID-19. L’UE ha pubblicato dati sull’indice dei direttori acquisti (PMI) che hanno scatenato serie preoccupazioni per le prospettive di ripresa della regione, con l’indice sui servizi sceso al di sotto del livello di 50 che separa la crescita dalla contrazione.
I casi di COVID-19 continuano ad aumentare in Europa e si teme che alcuni paesi UE stiano cominciando a vedere l’inizio di una seconda ondata, in coincidenza con la stagione influenzale. L’indice Ifo tedesco sarà pubblicato nel corso della giornata e darà informazioni su come sta andando la maggiore economia europea.
“Ci ritroviamo davanti agli occhi una situazione molto seria”, ha affermato questa mattina il dott. Hans Kluge, direttore generale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha aggiunto che il numero di contagi settimanali in Europa al momento è più alto rispetto al primo picco di marzo.
Gli ultimi dati USA sull’occupazione non agricola sono attesi il 2 ottobre e gli investitori li seguiranno da vicino per capire se ci sia stato o meno un miglioramento nell’economia statunitense.