Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita negli scambi di questo giovedì, toccando il massimo di una settimana, mentre si esaurisce la spinta del dollaro che per 11 sedute consecutive ha chiuso in positivo.
L’oro con consegna ad aprile sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange è in salita di 7,55 dollari, o dello 0,6%, a 1.240,65 dollari l’oncia troy, alle 9:50AM ET (14:50GMT).
Precedentemente l’oro ha toccato quota 1.241,20, il massimo dal 9 febbraio. I prezzi sono saliti di 7,70 dollari, o dello 0,6% mercoledì, dopo quattro sedute consecutive in calo.
L’indice del dollaro era in calo dello 0,45% a 100,63 nella prima mattinata Newyorkese, staccandosi dal massimo di 101,75 toccato ieri, il livello più alto dal 12 gennaio.
L’indice del dollaro ha segnato 10 sedute consecutive in salita.
Gli operatori stanno esaminando diversi dati che hanno rafforzato le aspettative di un aumento dei tassi a breve termine dalla Federal Reserve.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata l’11 febbraio è salito di 5.000 unità a 239.000 unità dal totale di 234.000 della scorsa settimana.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 11.000 unità a 245.000 la scorsa settimana.
L’indice manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia è schizzato a 43,3 questo mese, da 23,6 di gennaio. È il livello più alto dal 1984.
Gli economisti avevano previsto una lettura a 18,0 questo mese.
Le dichiarazioni della Presidente della Fed Janet Yellen, unite ai dati economici migliori del previsto, fanno salire le attese di un aumento dei tassi già dal prossimo mese.
I future Fed funds mostrano una probabilità intorno al 27% che si verifichi un aumento dei tassi a marzo, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La possibilità di un aumento a giugno è pari invece al 74%.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe aumentare il costo di gestione degli investimenti come i lingotti. Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a marzo salgono di 13,5 centesimi, o dello 0,75%, a 18,09 dollari l’oncia troy, il massimo da novembre.
Il platino è in salita dell’1% a 1.019,80 dollari ed il palladio è in salita dell’1% a 793,62 dollari l’oncia.
I future del rame sono in calo di 3,9 centesimi, o dell’1,4%, a 2,702 dollari la libbra.
Lunedì i prezzi del metallo rosso sono schizzati al massimo di 20 mesi di 2,822 dollari, nei timori per lo sciopero dei minatori nella miniera cilena di Escondida, la più grande miniera di rame del mondo.
Il Cile è il principale produttore del metallo rosso e fornisce circa un terzo del metallo su scala globale, e la miniera in questione - proprietà della BHP Billiton (LON:BLT), ha prodotto nel 2016 oltre 1 milione di tonnellate di rame, il 5% della produzione mondiale.