Investing.com - Il prezzo dell’oro sale negli scambi europei di questo mercoledì mattina, segnando una ripresa dopo le perdite della seduta precedente dal momento che i traders escludono ulteriori aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno dopo lo sconvolgente voto britannico per lasciare l’UE.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad agosto sale di 5,30 dollari, o dello 0,4%, a 1.323,20 dollari l’oncia troy alle 06:45 GMT, o alle 2:45 ET. Ieri, il prezzo è sceso di 6,80 dollari, o dello 0,51%.
Secondo lo strumento CME Fed Watch la probabilità di un aumento dei tassi da parte della Fed a luglio è pari allo 0% ed esiste una probabilità del 5% di un taglio dei tassi. La probabilità di un taglio dei tassi a settembre è pari al 10,5%.
Il governatore Jerome Powell, il primo dei policymaker della Fed a rilasciare commenti dopo il voto shock nel Regno Unito della scorsa settimana, ieri ha dichiarato che il referendum sulla Brexit ha fatto diventare “ribassisti” i rischi globali e potenzialmente costituisce una nuova minaccia per le prospettive della banca centrale USA.
Il prezzo del metallo giallo è balzato al massimo di 27 mesi di 1.362,60 dollari lo scorso venerdì, dopo la sconvolgente notizia che il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea, notizia che ha fatto aumentare la richiesta di lingotti ed altri investimenti rifugio.
La decisione fa temere che altri paesi possano lasciare l’unione e che la crescita globale possa andare sotto forte pressione, mentre resta incerta la tempistica dell’uscita del paese dall’UE.
Il Primo Ministro uscente britannico David Cameron ieri ha incontrato le controparti europee a Bruxelles per discutere della posizione del paese dopo il voto.
Cameron ha ribadito di non voler invocare l’Articolo 50 del Trattato di Lisbona, che mette in moto il processo di uscita dall’UE, ma lascerà che sia il suo successore a farlo.
I leader degli altri 27 paesi membri dell’UE proseguiranno il vertice quest’oggi, senza la presenza del Regno Unito.
Il metallo prezioso è schizzato di quasi il 25% finora quest’anno, nei timori per la crescita globale mentre i traders hanno ridotto le aspettative sul prossimo aumento dei tassi USA.
Gli investitori attendono gli importanti dati statunitensi nel corso della giornata per avere ulteriori informazioni sullo stato di salute della principale economia mondiale. Il Dipartimento per il Commercio rilascerà l’indice core sulle spese pro-capite (PCE) per il mese di maggio, oltre ai dati sui redditi e le spese pro-capite per lo stesso mese alle 12:30 GMT, o alle 8:30 ET. Alle 14:00 GMT, o alle 10:00 ET, l’Associazione degli Immobiliaristi statunitensi rilascerà i dati di maggio sulle vendite di case in corso.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 96,00, staccandosi ancora dal massimo di tre mesi di 96,86 registrato all’inizio della settimana.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a settembre balzano di 42,6 centesimi, o del 2,38%, a 18,31 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese, mentre i futures del rame sono in calo di 0,3 centesimi, o dello 0,16%, a 2,172 dollari la libbra.