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Oro stabile sopra i 2.000, i mercati rivalutano i rischi della Fed

Pubblicato 17.04.2023, 02:24
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Di Ambar Warrick

Investing.com - I prezzi dell’oro si sono stabilizzati negli scambi asiatici di questo lunedì, mantenendosi sui livelli chiave dopo che le dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve sul percorso di rialzo dei tassi di interesse avevano innescato una pesante dose di prese di profitto nella sessione precedente.

Il metallo giallo è crollato di quasi il 2% venerdì dopo che il noto falco della Fed, il governatore Christopher Waller, ha invocato una maggiore stretta monetaria, anche se i dati recenti hanno mostrato che l’inflazione statunitense è scesa costantemente dai massimi di 40 anni toccati l’anno scorso.

I suoi commenti hanno controbilanciato le recenti speculazioni secondo cui la Fed sarebbe vicina a raggiungere il suo tasso terminale e che una pausa nell’attuale ciclo di rialzo dei tassi sarebbe imminente. Nelle ultime settimane, i dati sull’inflazione più deboli del previsto e i segnali di rallentamento del mercato del lavoro hanno rafforzato questa idea, che ha innescato guadagni stellari per l’oro.

I future dell’oro spot sono scesi dello 0,1% a 2.002,49 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro si sono stabilizzati a 2.015,25 dollari l’oncia al momento della scrittura. Entrambi gli strumenti si sono rafforzati fino a raggiungere circa 40 dollari di distanza dai massimi storici della scorsa settimana.

Nell’ultimo mese il metallo giallo è stato ampiamente sostenuto dalla domanda di beni rifugio, in parte stimolata anche dal crollo di diverse banche statunitensi. Ma se da un lato i timori di una crisi più grave sembrano essersi attenuati, dall’altro le aspettative di una recessione statunitense quest’anno hanno alimentato gli afflussi verso l’oro.

Il dollaro ha recuperato leggermente le recenti perdite dopo i commenti di Waller e lunedì è rimasto invariato rispetto a un paniere di valute. La recente debolezza del biglietto verde ha favorito anche le materie prime quotate in dollari.

L’oro e gli altri asset non-yielding sono stati duramente colpiti dall’aumento dei tassi d’interesse statunitensi nel 2022, ma hanno recuperato nettamente quest’anno grazie al fatto che i tori guardano alla fine dei futuri rialzi dei tassi.  I prezzi dei future sui Fed Fund mostrano ancora che i mercati si stanno posizionando per un ulteriore rialzo a maggio, seguito da una pausa a giugno.

Anche gli altri metalli preziosi si sono stabilizzati questo lunedì, con i future di platino e argento in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%.

Tra i metalli industriali, i prezzi del rame sono rimasti fermi in attesa di dati economici importanti dalla Cina di questa settimana, che dovrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla ripresa economica del maggiore importatore di rame al mondo.

I future del rame sono scesi dello 0,1% a 4,1075 dollari la libbra.

I dati sul PIL del primo trimestre della Cina sono attesi per martedì e dovrebbero mostrare che la crescita si è ripresa dopo tre anni di stasi.

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