Investing.com - I prezzi del petrolio sono in salita questo martedì, nonostante l’incertezza degli operatori su un potenziale eccesso di offerta e su un indebolimento della domanda nel prossimo anno.
I volumi di scambio sono stati ridotti in vista delle festività natalizie, mentre la forza del dollaro ha pesato sui prezzi del petrolio dopo che la Federal Reserve ha segnalato un rallentamento del ritmo dei tagli dei tassi nel 2025.
Il prezzo del petrolio Brent con scadenza a febbraio è salito dello 0,4% a 72,91 dollari al barile, mentre i future West Texas Intermediate sono saliti dello 0,4% a 69,51 dollari al barile al momento della scrittura.
Nervosismo per la domanda
I prezzi del petrolio Brent e del WTI sono scesi di circa il 5% nel 2024, con le persistenti preoccupazioni per il rallentamento della domanda in Cina come punto chiave di pressione.
Le importazioni cinesi di petrolio sono calate costantemente quest’anno, mentre il più grande importatore di petrolio al mondo ha lottato contro il rallentamento della crescita economica. Sebbene il Paese abbia delineato l’intenzione di aumentare la spesa fiscale e le misure di stimolo nel prossimo anno, i mercati erano ancora in attesa di maggiori chiarimenti sulle misure previste.
L’aumento dell’adozione di veicoli elettrici in Cina ha inoltre minato la domanda di carburante nel Paese.
Sia l’OPEC che l’AIE hanno previsto una crescita più lenta della domanda nel 2025 a causa del rallentamento della domanda in Cina. Si prevede inoltre che il Paese dovrà affrontare maggiori ostacoli economici a causa di una nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti di Donald Trump.
L’incertezza dell’offerta spinge alla cautela; si attendono i dati sulle scorte USA
I mercati petroliferi sono stati in allarme per una potenziale eccedenza di offerta nel 2025. Mentre l’OPEC ha recentemente concordato di estendere i tagli all’offerta in corso almeno fino alla metà del 2025, la produzione altrove potrebbe potenzialmente aumentare.
La produzione petrolifera statunitense è rimasta vicina ai massimi storici e potrebbe potenzialmente aumentare nel corso del prossimo anno, soprattutto in seguito all’impegno di Trump di incrementare la produzione energetica nazionale.
I dati sulle scorte statunitensi, forniti dall’American Petroleum Institute, sono attesi per oggi e dovrebbero offrire ulteriori indicazioni sulla produzione e sull’offerta di petrolio.