WASHINGTON (Reuters) - I repubblicani cavalcano l'onda dello scontento negli Stati Uniti e, come ampiamente previsto, vincono le elezioni di mid-term, prendendo il controllo del Senato.
Un duro colpo per il presidente Barack Obama, agli ultimi due anni di mandato, che vede diminuire il suo peso politico e sarà costretto a ridurre la propria agenda legislativa.
I repubblicani hanno vinto anche in collegi dove a essere favoriti erano i democratici, come in North Carolina, e dove i margini erano stretti, o in Kansas, portando alla vittoria anche anche diversi governatori, come nel caso dell'Illinois, lo Stato di Obama.
Il Grand Old Party ha anche rafforzato il controllo della Camera, che già dominava dal gennaio scorso, ed è dunque maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, cosa che non succedeva dalle elezioni del 2006.
Il senatore repubblicano Mitch McConnell, del Kentucky, prenderà il posto del democratico Harry Reid come leader della maggioranza in Senato.
I repubblicani avevano bisogno di vincere sei seggi per prendere il controllo del Senato, che ne conta 101, e ne hanno ottenuti almeno sette.
Il successo dell'opposizione costringerà Obama a rivedere la propria agenda di provvedimenti legislativi e a ridurre le proprie ambizioni di intervento o ad azioni che non richiedono il voto del Parlamento o necessitano del sostegno bipartisan, come accordi commerciali e riforme fiscali.
(Steve Holland and John Whitesides)
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