Investing.com - Il prezzo del greggio scende questo mercoledì, dopo il lieve aumento della seduta precedente, sulla scia della notizia dell’inaspettata impennata delle scorte di greggio statunitensi relative alla scorsa settimana.
I future del greggio WTI con consegna a settembre vanno giù dello 0,42% a 66,88 dollari alle 00:22 ET (04:22 GMT), mentre i future del greggio Brent sono in calo dello 0,3% a 71,49 dollari al barile.
Dopo aver superato i 72 dollari al barile ieri, il Brent ha ripreso a scendere, quando l’American Petroleum Institute ha rivelato un aumento di più di 600.000 barili delle scorte di greggio USA la scorsa settimana.
Nel frattempo, la Libia ha riaperto i porti ed ha cominciato ad esportare di nuovo greggio dopo la chiusura del giacimento. La National Oil Corporation del paese ieri ha annunciato lo stato di forza maggiore sulle esportazioni dal terminale petrolifero di Zawiya, nel tentativo di spingere la produzione nazionale.
Il Presidente dell’organizzazione Mustafa Sanalla ha dichiarato: “Abbiamo dato priorità alla domanda locale di carburante. Per il momento, la produzione di Sharara sarà destinata alla raffineria”.
L’Iran, il quinto produttore petrolifero mondiale, ha intentato una causa presso la Corte di Giustizia Internazionale contro le sanzioni imposte dagli Stati Uniti a maggio, affermando che violano il trattato bilaterale del 1955 siglato dai due paesi. La nazione ha chiesto che le sanzioni vengano momentaneamente annullate.
Lunedì, il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin ha dichiarato che Washington potrebbe concedere delle esenzioni sugli acquisti di greggio iraniano.
Tra le altre notizie, stamane BMI Research ha reso noto che le crescenti tensioni tra USA e Cina potrebbero pesare sulle prospettive economiche globali.
“Il rallentamento della crescita commerciale peserà sulla domanda fisica di greggio, con i settori della spedizione via terra e via aerea che rappresentano un importante pilastro per la domanda a livello globale”, spiega BMI.
Bart Melek, a capo della strategia globale per le materie prime della TD Securities di Toronto, ha affermato: “La combinazione degli effetti sul lato dell’offerta e della possibilità di una minore domanda come conseguenza dei timori commerciali a cui stiamo assistendo sta spingendo le persone ad allontanarsi dalle posizioni lunghe sul greggio al momento”.
I dati ufficiali della Energy Information Administration del Dipartimento per l’Energia USA sono attesi oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT).