Investing.com - I futures del rame sono in salita questo giovedì, dopo la notizia che la banca centrale cinese ha deciso di immettere liquidità nel sistema per sostenere l’economia del paese.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo è salito di 0,7 centesimi, o dello 0,23% a 2,901 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.
Ieri il prezzo del rame è salito di 3,4 centesimi, o dell’1,18%, a 2,893 dollari la libbra, nei timori per l’economia cinese.
I futures troveranno supporto a 2,865 dollari la libbra, il minimo dal 9 dicembre e resistenza a 2,947 dollari, il massimo 9 dicembre.
La Banca Popolare Cinese ha immesso 400 miliardi di yuan, quasi 65 miliardi di dollari, nel sistema bancario del paese, per contrastare il rallentamento della seconda economia mondiale.
I dati di mercoledì hanno mostrato che l’inflazione in Cina è scesa al minimo di 5 anni dell’1,4% a novembre, dall’1,6% di ottobre. L’indice dei prezzi alla produzione è sceso di un 2,7% lo scorso mese.
I dati deludenti hanno alimentato i timori che la Cina non riesca a raggiungere il target del 7,5% ed ha alimentato le aspettative che Pechino possa implementare ulteriori misure di stimolo monetario a sostegno della crescita.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.
Sul Comex, i futures dell’oro con consegna a febbraio scendono di 9,50 dollari, o dello 0,77%, a 1.219,90 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo crollano di 17,7 centesimi, o dell’1,03%, a 17,01 dollari l’oncia.
Gli operatori dei mercati hanno messo da parte l’instabilità politica in Grecia e le nuove restrizioni sul mercato del debito cinese, in attesa di dati dalla Banca Centrale Europea.
La BCE pubblicherà i risultati del secondo round di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, note come TLTRO, nel corso della seduta.
Una partecipazione minore del previsto alimenterà le aspettative di un allentamento quantitativo da parte della BCE.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, unitamente ai dati sulle vendite al dettaglio.
Il prezzo dell’oro resterà vulnerabile a breve termine per via dei segnali di miglioramento della ripresa economica statunitense che potrebbero spingere la Federal Reserve ad alzare i tassi di interesse prima e più velocemente del previsto.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sul prezzo dell’oro, poiché il metallo prezioso fatica a competere con gli investimenti ad alto rendimento in condizioni di tassi elevati.