DHAHRAN, Arabia Saudita/DUBAI (Reuters) - Il colosso petrolifero statale saudita Saudi Aramco ieri ha dato il via all'Ipo, annunciando l'obiettivo di quotarsi sulla borsa nazionale in quello che potrebbe essere il più grande collocamento del mondo.
Tuttavia, nel tanto atteso annuncio la società più redditizia del mondo ha offerto ben pochi dettagli sul numero di titoli in vendita, sul prezzo o sulla data del lancio.
I banchieri hanno detto al governo saudita che gli investitori probabilmente valuteranno la società intorno a 1.500 miliardi di dollari, al di sotto della valutazione di 2.000 miliardi propagandata dal principe ereditario Mohammed bin Salman quando ha lanciato per la prima volta l'idea di una Ipo quasi quattro anni fa.
Inoltre, Aramco non ha indicato quali misure siano state adottate per rafforzare la sicurezza dopo gli attacchi ai suoi impianti petroliferi a settembre.
Alcune fonti hanno detto a Reuters che la società potrebbe offrire l'1-2% delle sue azioni sulla borsa nazionale, raccogliendo 20-40 miliardi di dollari. Un'operazione oltre i 25 miliardi di dollari supererebbe quella record del colosso cinese del commercio elettronico Alibaba nel 2014.
"Oggi è l'occasione giusta per i nuovi investitori per trarre vantaggio dalla capacità di Aramco di creare valore e incrementarlo nel lungo termine", ha dichiarato il presidente di Aramco Yasir al-Rumayyan in una conferenza stampa presso la sede della società nella città orientale di Dhahran.
La società passerà i prossimi 10 giorni a parlare con gli investitori per sondare il loro interesse, poi seguirà la forchetta di prezzo, ha detto.
L'Ipo è progettata per potenziare esponenzialmente l'ambizioso programma di riforme economiche del Principe Mohammed, raccogliendo miliardi per costruire industrie non energetiche e diversificare i flussi di entrate.
Rumayyan ha aggiunto che una decisione su una quotazione internazionale verrà presa in futuro, senza dare tempistiche o una sede possibile.