28 aprile (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico oggi sono per lo più in calo, con le sole eccezioni di Taiwan e Singapore, sulla base di spinte locali. Gli andamenti hanno spiegazioni legate a vicende o andamenti economici locali.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, intorno alle 8,45 circa segna -0,11% a 486,78 punti, in prossimità dei massimi da giugno 2015. Il benchmark giapponese Nikkei ha chiuso in calo (-0,29%).
SHANGHAI: listini cinesi in calo sui timori di un'eventuale stretta regolatoria da parte delle autorità nazionali che vogliono arginare la speculazione e l'eccessivo indebitamento delle aziende. La borsa si avvia alla terza settimana di chiusura in calo.
HONG KONG si allinea ai mercati continentali ma si avvia a chiudere la settimana con una crescita superiore al 2%.
Il titolo Prada perde il 0,96%.
TAIWAN chiude piatta ma con il segno più davanti sostenuta dai dati sul pil che hanno fatto segnare il quarto trimestre consecutivo di crescita.
SEUL ripiega per i timori accesi dalle parole del presidente statunitense Donald Trump. Trump ha detto di voler rivedere i trattati di libero scambio fra i due paesi.
Moderato rialzo per SINGAPORE.
MUMBAI in calo su prese di profitto al termine di una lunga serie di sedute positive e con l'indice ancora al passo per segnare un massimo settimanale nell'ultimo mese e mezzo.
SYDNEY chiude intorno alla parità, ma con il segno meno davanti. L'arretramento si deve ai titoli delle aziende minerarie che hanno patito la flessione dei prezzi sul mercato delle materie prime.