Di Samuel Indyk
Investing.com - Il Bitcoin è sceso sotto la soglia psicologica dei $30 mila per la prima volta dal gennaio scorso, sulla scia della stretta cinese per regolamentare il mercato delle criptovalute.
Nella giornata di ieri, la People's Bank of China ha convocato diverse istituzioni, tra cui Alipay e alcune banche commerciali, chiedendo di "applicare rigorosamente" le linee guida delle autorità sulla riduzione dei rischi legati alle transazioni in bitcoin e altre criptovalute.
Alipay ha confermato che istituirà un sistema di monitoraggio sulle transazioni istituendo una "lista nera" degli operatori coinvolti in transazioni cripto, mentre cinque istituti di credito, tra cui Industrial & Commercial Bank of China, Agricultural Bank of China, China Construction Bank, Postal Savings Bank of China e Industrial Bank, hanno affermato che vieteranno l'utilizzo dei loro conti per transazioni in valuta virtuale.
All'intervento della PBoC, si aggiunge la misura delle autorità dello Sichuan che hanno ordinato lo stop all'estrazione di criptovalute nella regione sud-occidentale cinese. Il quotidiano governativo Global Times stima che il fermo colpirà il 90% della capacità di estrazione sul territorio cinese.
Dopo il nuovo giro di vite di Pechino, il Btc sta perdendo l'11% a 29.200,00 dollari (livelli del dicembre 2020), mentre l'Ethereum crolla del 15% a $1.700.
Secondo gli analisti, la rottura dei $30.000 potrebbe portare ad ulteriori perdite per tutte le criptovalute. "Se il Btc cala ancora, aspettatevi un bagno di sangue", ha affermato il market analyst di Markets.com Neil Wilson. Per Jeffrey Halley, senior market analyst di OANDA, "il break dei $ 30.000 aprirà la botola a livelli inferiori a $20.000".