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Bitcoin in salita, compagnia di mining cinese pensa a quotazione negli USA

Pubblicato 08.01.2019, 14:13
Aggiornato 08.01.2019, 14:13
© Reuters.

Investing.com - I prezzi delle criptovalute sono misti questo martedì, sulla scia della notizia che una compagnia di mining Bitcoin cinese starebbe pensando ad una quotazione pubblica negli Stati Uniti.


Il Bitcoin sale dello 0,8% a 4.012,20 dollari sull’indice di Investing.com alle 8:13 ET (13:13 GMT).

Canaan, il secondo principale produttore cinese di hardware usato dai miner, starebbe pensando ad un’offerta pubblica iniziale dopo aver annullato i piani per la quotazione ad Hong Kong, secondo Bloomberg.

La quotazione potrebbe avvenire già nella prima metà del 2019, riporta Bloomberg.

In generale tutte le criptovalute sono al ribasso, con la capitalizzazione di mercato scesa a 136 miliardi di dollari al momento della scrittura dai 138 miliardi di ieri.

L’Ethereum, o Ether, scende dello 0,4% a 150,61 dollari e il Litecoin si attesta a 39,425 dollari, con un’impennata del 4,6% mentre il token XRP va su dello 0,2% a 0,364 dollari.

Tra le altre notizie, la Banca dei regolamenti internazionali stamane ha reso noto che la maggior parte delle banche centrali non ha intenzione di emettere delle valute elettroniche nell’immediato futuro.

Il sondaggio della banca, un istituto globale di proprietà delle banche centrali, ha scoperto che molte banche sono incerte a proposito delle monete digitali.

“A questo punto, la maggior parte delle banche centrali sembra aver chiarito le sfide relative al lancio di CBDC (monete digitali delle banche centrali) ma non sono ancora convinte del fatto che i benefici siano superiori ai costi”, ha reso noto la BRI.

Il report comprende le risposte di 63 banche centrali. Solo cinque banche hanno dato il via ad un qualche tipo di programma pilota sulle monete digitali: le banche di Svezia ed Uruguay, la Banca del Giappone, la Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Europea. Più dell’85% delle banche intervistate ha risposto che difficilmente emetterà una moneta virtuale nei prossimi tre anni.

“Per rispondere alle necessità di pagamento del futuro, difficilmente il denaro fisico sarà la soluzione migliore”, spiega la BRI. “Tuttavia, la maggior parte delle persone dovrà aspettare per poter usare una CBDC. Le banche centrali stanno però lavorando sodo per garantire che sia valsa la pena di aspettare”.

-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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