Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - Se diamo un'occhiata agli ultimi messaggi Twitter di Donald Trump e della Cina, la possibilità che entrambi i paesi raggiungano un accordo anche minimo potrebbe essere sempre più vicina.
"La Cina dovrebbe acquistare grandi quantità dei nostri prodotti agricoli", ha scritto il ‘Presidente twittatore’ ieri.
Il quotidiano Global Times osserva:
"Le aziende cinesi chiedono informazioni sui prezzi d'acquisto della soia e del maiale negli Stati Uniti. Le due potenze economiche dovrebbero negoziare impegni e stabilire un accordo commerciale che i loro leader firmeranno al vertice APEC di novembre”.
Si diffondono le voci
"Dopo i recenti gesti di 'buona volontà' di entrambi i paesi, si è parlato molto ieri della possibilità di raggiungere un accordo commerciale provvisorio, in cui le questioni più semplici sono state chiuse e che includeva il ritiro di alcune tariffe. Anche se la notizia è stata negata dai membri dell'amministrazione statunitense, lo stesso presidente Trump non era del tutto contrario al raggiungimento di un accordo minimo provvisorio con la Cina", spiegano da Link Securities.
Infatti, la CNBC ha raccolto le parole di Trump ieri, dicendo ai giornalisti che vorrebbe firmare un accordo completo con la seconda economia più grande del mondo. Tuttavia, ha lasciato la porta aperta per raggiungere un accordo limitato con Pechino.
"Se dobbiamo fare l'accordo, facciamolo", disse Trump. "Molte persone ne parlano, vedo che molti analisti parlano di un accordo intermedio, il che significa andremo passo a passo, prima i più facili. Ma non c'è niente di facile o difficile. C'e' un accordo o non c'e' nessun accordo. Ma è qualcosa che consideriamo, immagino”.
Link Securities echeggia diverse informazioni che stanno andando a macchia d'olio sui mercati. Da un lato, il quotidiano politico nota che il governo degli Stati Uniti vuole che la Cina torni all'accordo che il governo del paese asiatico ha respinto a maggio. "La differenza è che questa volta i funzionari statunitensi sperano di approfittare del rinvio dell'attuazione delle tariffe aggiuntive per far sì che la Cina prenda impegni in materia di proprietà intellettuale. Non è chiaro se i nuovi sforzi produrranno un risultato diverso, anche se diversi media statunitensi hanno sottolineato la possibilità di un accordo più limitato rispetto alla proposta di maggio", commentano questi analisti”.
Da parte sua, il Wall Street Journal osserva che il governo cinese sta cercando di separare il commercio da altre questioni, con il vice primo ministro Liu He che conduce i colloqui commerciali, mentre una squadra separata è incaricata di gestire altre questioni geopolitiche.
Inoltre, la Reuters ha riferito ieri che la Cina ha fatto il più grande acquisto di soia americana almeno dallo scorso giugno.
Bloomberg ha riferito che il governo di Pechino sta valutando la possibilità di consentire alle aziende cinesi di riprendere gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi prima dei negoziati commerciali del prossimo mese.
Da parte sua, l'agenzia Xinhua ha fatto eco alle dichiarazioni di giovedi del portavoce del ministro del commercio cinese, Gao Feng, in cui ha confermato che le aziende cinesi hanno iniziato a consultare con gli esportatori statunitensi sui prodotti agricoli.
Cosa aspettarsi
"In fondo, Trump sa di non poter stringere la corda molto di più, perché se l'economia americana dovesse entrare in recessione nei prossimi mesi, tutti i suoi avversari politici e mediatici daranno la colpa al conflitto commerciale con la Cina e al modo in cui lo gestiscono, uno scenario che gli renderebbe molto difficile essere rieletto nel 2020", dicono da Link Securities.
"Questa sera abbiamo fatto un altro passo avanti verso il raggiungimento di un accordo tra i due", afferma José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
Un accordo minimo che "potrebbe rendere felici i mercati azionari per una stagione. In questo momento è una possibilità molto reale, rassicuando il mercato", aggiunge.