Le autorità del Kirghizistan hanno fermato l'erogazione di energia elettrica a 45 società di mining di criptovalute, poiché consumavano più energia di tre regioni locali messe insieme.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa locale AKIpress il 20 settembre, dopo il blackout, il capo della National Energy Holding Aitmamat Nazarov ha dichiarato che il mining di criptovalute non è definito dalla legge del Kirghizistan.
136 MW di elettricità usataNazarov ha spiegato che il consumo di elettricità da parte delle società crypto locali non rientra nel piano di distribuzione dell'energia del Kirghizistan. Il dirigente ha chiarito che le 45 società di mining hanno consumato 136 megawatt di elettricità, più dell'energia consumata da tre regioni del Kirghizistan: Issyk-Kul, Talas e Naryn.