Di Alessandro Albano
Investing.com - Aumentano le discussioni circa il mondo delle criptovalute e le regolamentazioni, dopo che un nuovo divieto in Turchia proibirà l'utilizzo delle monete digitali per i pagamenti, bloccando l'offerta di "on-ramp fiat" agli exchange di criptovalute.
Secondo quanto annunciato venerdì dalla Banca centrale Turca, il ban entrerà in vigore il prossimo 30 aprile, rendendo così illegali tutte le partnership e le soluzioni di pagamento crypto. La normativa implica che gli utenti avranno soltanto due settimane per prelevare i propri saldi, se utilizzano esclusivamente fornitori di pagamento come on-ramp da fiat a crypto.
Come si legge nella nota della TCMB, "qualsiasi uso diretto o indiretto di crypto asset in servizi di pagamento ed emissione di moneta elettronica sarà proibito".
Per la banca, infatti, le valute digitali comportano "rischi significativi per le parti interessate" in quanto "non sono soggette ad alcun meccanismo di regolamentazione e supervisione", e i loro valori di mercato "possono essere eccessivamente volatili".
Inoltre, per la TCMB le crypto "possono essere utilizzate in azioni illegali a causa delle loro strutture anonime", con i portafogli degli investitori che "possono essere rubati o utilizzati illegalmente senza l'autorizzazione dei loro titolari", e il loro utilizzo "può causare perdite non recuperabili".
Le banche commerciali, tuttavia, sono escluse dalla regolamentazione e quindi gli utenti possono ancora depositare lira turca sugli exchange di criptovalute tramite bonifici bancari dai propri conti, ma i servizi non potranno offrire strumenti di deposito o prelievo alle piattaforme di trading.
Come riporta The CoinTelegraph, i fornitori di pagamento e wallet digitali sono molto usati in Turchia per trasferire fondi fiat su exchange di criptovalute e viceversa. Per entrare nel mercato turco, il più grande exchange globale Binance ha avviato una collaborazione con l'azienda locale Papara, con l’obiettivo di fornire una on-ramp in lira per diverse criptovalute.
Il governo turco non è nuovo a regolamentazioni sui nuovi servizi digitali. Nel 2016, la Turchia ha infatti vietato l’uso di PayPal (NASDAQ:PYPL) nel paese, ma il tema della crypto è stato centrale per Ankara nell'ultimo periodo. Il mese scorso, infatti, il ministero delle finanze anatolico ha annunciato una nuova collaborazione con la Banking Regulation and Supervision Agency e la Capital Markets Board per monitorare l’ecosistema crypto e regolamentarlo.