A causa della costante incertezza macroeconomica, gli scambi di Bitcoin (BTC) registrano un crollo dei volumi di trading.Stando ad una nuova ricerca effettuata dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant e pubblicata il 25 settembre, i volumi giornalieri di BTC sono ai minimi storici dal 2018.
La Fed mette in guardia gli investitori di Bitcoin da una "possibile recessione"
La price action di Bitcoin si è mantenuta in un intervallo familiare per diversi mesi e, con il passare del tempo, l'interesse per gli scambi sembra affievolirsi.I dati di CryptoQuant, che tengono traccia dell'attività sugli exchange spot e derivati, evidenziano la misura in cui i volumi sono diminuiti da quando BTC/USD è entrato nell'attuale range a marzo.Nell'ultima settimana si sono registrate tra le 8.000 e le 15.000 transazioni giornaliere sugli exchange spot, una frazione del conteggio giornaliero standard di marzo, che superava le 600.000 operazioni.Per l'analista Caue Oliveira, la forza principale del fenomeno è il clima macroeconomico."Una delle ragioni principali citate è la crescente paura per lo scenario macroeconomico", afferma."Le azioni della Banca Centrale degli Stati Uniti contribuiscono ad perpetuare una costante sensazione di incertezza, lasciando gli investitori in attesa di una possibile recessione".Oliveira fa riferimento all'attuale politica economica degli Stati Uniti, con la Federal Reserve che oscilla tra rialzi dei tassi d'interesse e pause, pur mantenendo condizioni generali rigide.Ha poi sottolineato come i detentori di Bitcoin abbiano scelto di conservare il capitale in BTC."Invece di perseguire rapidi profitti mediante il trading a breve termine, sempre più persone considerano Bitcoin e altre criptovalute come un investimento a lungo termine", conclude.