Forex – La sterlina è in salita anni e mezzo contro il dollaro questo giovedì, ma i guadagni restano limitati per via dei timori sulle previsioni di crescita economica nel Regno Unito che continuano a pesare sulla domanda per la sterlina.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,4957, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,4933, in salita dello 0,07%.
Supporto a 1,4866, minimo dell’11 marzo e resistenza a 1,5047, massimo dell’8 marzo.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione manifatturiera del Regno Unito e la produzione industriale è scesa a gennaio.
I dati inaspettatamente deboli fanno seguito ad un report che ha mostrato un calo del settore manifatturiero a febbraio, alimentando i timori di una possibile tripla recessione e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
Il rilascio di dati positivi sulle vendite al dettaglio USA hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,14% a 0,8673.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.
Nel corso della giornata i leader UE daranno inizio al summit di due giorni sull’economia.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sull’IPP, insieme ai dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,4957, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,4933, in salita dello 0,07%.
Supporto a 1,4866, minimo dell’11 marzo e resistenza a 1,5047, massimo dell’8 marzo.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione manifatturiera del Regno Unito e la produzione industriale è scesa a gennaio.
I dati inaspettatamente deboli fanno seguito ad un report che ha mostrato un calo del settore manifatturiero a febbraio, alimentando i timori di una possibile tripla recessione e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
Il rilascio di dati positivi sulle vendite al dettaglio USA hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,14% a 0,8673.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.
Nel corso della giornata i leader UE daranno inizio al summit di due giorni sull’economia.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sull’IPP, insieme ai dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.