Investing.com - Il dollaro rimane stabile vicino al minimo di una settimana contro le altre principali valute questo mercoledì, i dati deludenti sulle vendite al dettaglio USA e l’aumento delle tensioni commerciali globali continuano a pesare sul sentimento degli investitori.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato sulla giornata a 89,75 alle 08:57 ET (12:57 GMT).
I dati di questo mercoledì hanno rivelato che le vendite al dettaglio USA sono scese dello 0,1% a febbraio. Si tratta del terzo calo mensile consecutivo e alimenta i timori per un rallentamento della crescita nel primo trimestre.
Allo stesso tempo, un secondo report ha mostrato che i prezzi alla produzione USA sono aumentati poco più del previsto il mese scorso.
I report seguono di un giorno i dati da cui è emerso che i prezzi al consumo USA sono rimasti invariati a febbraio, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve probabilmente non alzerà i tassi più di tre volte quest’anno.
La Fed terrà due giorni di vertice di politica monetaria martedì prossimo e si prevede che alzi i tassi per la prima volta quest’anno.
Sul sentimento dei mercati continuano a pesare i timori per l’incertezza politica e commerciale, sulla scia della notizia di ieri secondo cui il Presidente USA Donald Trump sarebbe intenzionato ad applicare dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi, in particolare quelle del settore della tecnologia e delle telecomunicazioni.
Le tensioni commerciali erano già state scatenate dall’annuncio di Trump della settimana scorsa in merito ai dazi all’importazione di acciaio e alluminio.
Il dollaro sale contro l’euro, con la coppia EUR/USD giù dello 0,14% a 1,2373 per via dei commenti dei funzionari della Banca Centrale Europea che pesano sulla moneta unica.
Il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che i funzionari hanno bisogno di ulteriori prove che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo di poco meno il 2% prima di poter considerare una rimozione dello stimolo monetario.
Il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 106,52.
Lo yen è sotto pressione dall’inizio della settimana, per via dello scandalo sul clientelismo che vede coinvolti il Primo Ministro nipponico Shinzo Abe e sua moglie e riguarda la vendita di terreni pubblici.
Lo scandalo ha scatenato le preoccupazioni per la capacità di Abe di continuare con la sua politica monetaria, la cosiddetta Abenomics, che prevede un allentamento monetario aggressivo.
La sterlina è invariata contro il dollaro, con la coppia GBP/USD a 1,3965.