LONDON/BRUXELLES (Reuters) - Le sanzioni proposte dall'Unione europea contro la Russia mirano al progetto di Gazprom South Stream, l'enorme gasdotto che doverebbe portare il gas russo in Europa attraverso i Balcani, e l'impianto di gas naturale liquefatto Arctic Yamal di Novatek.
Secondo quanto riferiscono alcuni diplomatici Ue a condizione di restare anonimi, una bozza della proposta europea prevede un pacchetto di misure che vanno dall'accesso al mercato dei capitali, alla difesa fino alla tecnologia sensibile.
La bozza chiarisce che nessuno dei provvedimenti deve condizionare l'attuale fornitura di energia e che le sanzioni devono essere reversibili.
La lista però, se messa in pratica, ritarderà i principali progetti infrastrutturali nel settore dell'energia, in cui la Russia è dominante, e il mercato in forte crescita del gas naturale liquefatto, in cui Mosca non è per ora protagonista.
I diplomatici hanno detto che l'Ue sta considerando di limitare l'accesso russo ai tubi utilizzati per costruire oleodotti e gasdotti, a quelli utilizzati per l'estrazione di idrocarburi e per altre attività nel campo oil&gas.
Questo potrebbe far saltare o quanto meno ritardare lo sviluppo del progetto South Stream.
"Se i partner europei di ingegneria non potranno lavorare per nessun grande progetto russo su gas o petrolio, questi saranno quasi certamente rinviati", dice un consulente che lavora sui progetti energetici della Russia.
I principali partner di Gazprom in South Stream sono Eni, EDF, OMV e Wintershall, controllata di BASF.