di Stefano Rebaudo
MILANO (Reuters) - Marco Fossati, secondo azionista di Telecom Italia, dice che l'annunciata uscita di Telefonica dal gruppo italiano è positiva e offre il suo appoggio al possibile nuovo azionista Vivendi.
"E' positivo che un azionista in conflitto di interessi abbia deciso di uscire. Non pensino però che Telecom Italia, perché ha debito, sarà costretta a vendere la controllata Tim in Brasile", dice Fossati in un'intervista a Reuters.
In merito a una possibile cessione di Tim Brasil, per la quale Grupo Oi ha annunciato di avere allo studio un'offerta, dovrà avere i multipli pari a circa 11 volte l'Ebitda, quindi su valori circa doppi rispetto all'attuale capitalizzazione.
Oggi Tim Brasil vale circa 10 miliardi di euro, con un EV su Ebitda pari a 5,4 volte, secondo i dati Thomson Reuters.
"Se gli operatori brasiliani vogliono ridurre il numero degli attori a tre da quattro, beneficiando di sinergie enormi, è meglio che facciano arrivare sul tavolo del consiglio un'offerta che valuta Tim Brasil intorno a 11 volte l'Ebitda", aggiunge. "Solo in quel caso la prenderemo in considerazione".
Fossati propone inoltre di non procedere con la cessione di Telecom Argentina, se ci saranno ulteriori rinvii. Il mancato via libera del governo argentino ha di fatto posticipato la chiusura dell'operazione, superando la scadenza prevista per metà agosto prima e quella di inizio settembre poi.
In presenza di un ulteriore rinvio - ora la proroga è al 25 settembre - Telecom Italia potrebbe tecnicamente chiedere una risoluzione dell'accordo, secondo Fossati.
"Ho sempre osteggiato l'operazione che mi sembra non valorizzi appieno Telecom Argentina. Se continuano a rinviare di 15 giorni in 15 giorni direi di tenerla. In ogni caso l'idea di rivedere i termini dell'operazione (riducendo il valore di vendita) è fuori discussione". L'accordo prevede la cessione a 960 milioni di dollari.
Il socio Findim promette il suo appoggio a Vivendi che, in seguito all'accordo con Telefonica su GVT, sembra intenzionato a diventare azionista di Telecom Italia con una partecipazione fino all'8,3%.
"Findim darà il benvenuto e appoggio a Bollorè, troveranno in noi un partner. Condividiamo il dna e la visione di Bollorè e di Vivendi", ha detto Fossati.
Marco Fossati è il secondo azionista di Telecom Italia dopo Telco, socio con il 22,4% del capitale.
Telco è controllata da Telefonica, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Generali. I soci hanno però disdetto il patto e la holding è destinata sciogliersi a breve.
Il gruppo spagnolo diventerà quindi il primo azionista, con poco meno del 15% del capitale.
Telefonica ha però offerto a Vivendi la possibilità di acquistare l'8,3% di Telecom Italia, nell'ambito dell'accordo su GVT, opzione che il gruppo francese ha giudicato attraente.
Ha inoltre in essere un prestito convertendo, e quindi l'obbligo di vendere a termine una partecipazione fino al 9% del capitale di Telecom Italia, ma con clausole di riacquisto delle obbligazioni, anche per qualunque "ragione che non consenta il traferimento delle azioni Telecom Italia", dice la nota Telefonica di inizio agosto. Il bond scade a luglio 2017.
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