di Giselda Vagnoni
TAORMINA (Reuters) - A metà mattina il presidente americano Donald Trump accetta finalmente un compromesso sul controverso tema della libertà di scambi commerciali ma alla fine del vertice, dopo pranzo, gli alleati del G7 non sono ancora riusciti a portarlo dalla loro parte sul cambiamento climatico.
E così il comunicato finale di Taormina contiene la frase "lotta contro il protezionismo", mentre formalizza la divisione sei contro uno sul rispetto degli impegni sul clima presi due anni fa a Parigi dai principali paesi occidentali.
Il presidente americano, che in passato ha definito "una bufala" il riscaldamento globale, lascia il vertice senza tenere conferenze stampa ma con un tweet fa sapere che prenderà una decisione su Parigi la prossima settimana.
"Gli abbiamo fornito un set di strumenti formidabili per prendere la decisione giusta," commenta il presidente del Consiglio italiano e presidente di turno del G7 Paolo Gentiloni.
Sia lui che la cancelliera Angela Merkel ammettono però di non sapere da che parte penderà l'ago della bilancia americana.
"Non abbiamo indicazioni che ci dicano se gli Usa resteranno parte dell'accordo sul clima di Parigi o no", dice Merkel.
Gentiloni guarda al bicchiere mezzo pieno del summit siciliano su cui ha aleggiato lo slogan America First della campagna presidenziale americana.
"Alla fine lo abbiamo convinto a includere la dizione 'lotta contro il protezionismo' nel comunicato finale e questo è un passo avanti", ha detto un diplomatico europeo che ha chiesto di non essere citato.
Taormina è stata scelta per la sua posizione affacciata sul Mediterraneo e l'Africa nell'intento di attirare l'attenzione dei leader sulla crisi migratoria.
Ma le divisioni interne al G7 e la strage di Manchester lunedì scorso hanno oscurato l'agenda italiana, nonostante il tavolo allargato a cinque leader africani questa mattina.
Il presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, ha sollecitato azioni immediate da parte del G7 per porre fine alla crisi in Libia - punto di partenza di centinaia di migliaia di migranti alla volta dell'Europa e del suo vicino approdo siciliano.
Issoufou ha anche criticato i Sette per non aver onorato la promessa di aiuti contro la povertà delle regioni dell'Africa Occidentale.
L'Italia non ha raccolto sufficiente consenso sulla sua proposta di aprire più canali di immigrazione legale per contrastare il flusso di persone che rischiano la vita su imbarcazioni fatiscenti pur dir raggiungere le coste italiane.
"C'è stata una forte opposizione da parte degli americani e dei britannici che volevano maggiore focus sulla sicurezza e minore spazio per la libertà di movimento", ha detto un diplomatico europeo.
Nel prezioso giardino del San Domenico Palace, antico monastero sotto l'Etna e a picco sul mare, Gentiloni non tradisce segni di delusione.
"Non mi aspettavo una soluzione dal G7 sul tema dell'immigrazione. L'Africa è di nuovo nella nostra agenda", ha detto il premier.
Acqua anche sulle polemiche circa il drastico ridimensionamento della parte dedicata al tema nel comunicato finale.
"La bozza che ho visto sui giornali risale a otto mesi fa... E' uno scambio di note avvenuto nella prima fase della preparazione dei lavori del G7 quando c'era un altro presidente della Repubblica francese... Il punto sull'immigrazione è stato chiuso diverse settimane fa. Qui non è stato tema di particolare dibattito".
MINACCIA NUOVE SANZIONI PER LA RUSSIA
Come annunciato alla vigilia da fonti diplomatiche, il comunicato finale è di appena sei pagine contro le 32 di un anno fa, per renderlo leggibile ad un vasto pubblico.
Dopo lunghi negoziati, il documento contiene una minaccia di ulteriori misure contro la Russia, se necessario, per l'intervento di Mosca in Ucraina.
Stasera Trump farà ritorno a Washington al termine di un viaggio di nove giorni in Medio Oriente ed Europa, il primo all'estero dal suo insediamento.
Funzionari Usa hanno riferito che Trump ha apprezzato le conversazioni "vigorose" con gli alleati in terra siciliana e ha anche imparato tanto, specialmente sul cambiamento climatico.
"Questa differenza tra noi e lui non la nascondiamo ed è emersa molto chiaramente nelle nostre discussioni", ha detto Gentiloni.
"Credo che Trump abbia apprezzato questo formato (G7) in cui si discute liberamente. A volte si trovano punti di intesa, come sul commercio, a volte no, come sul clima".
Ma, chiede un giornalista, il mondo è cambiato rispetto a un anno fa?
"Che l'elezione di Trump rappresenti una novità nel contesto internazionale non lo abbiamo scoperto a Taormina. Trump è una scelta del popolo americano. Gli Usa sono il nostro principale alleato e con questa scelta facciamo i conti, affezionati come siamo alle posizioni che l'Italia, e gli altri Paesi europei membri del G7, sostengono".
(Hanno contribuito Crispian Balmer, Noah Barkin, Steve Scherer, John Irish, Steve Hollande)