ROMA (Reuters) - L'andamento dei mercati finanziari e valutari sta sostendendo la ripresa economica dell'Eurozona e quindi anche dell'Italia, che dovrebbe crescere nel secondo trimestre in misura analoga a quanto registrato nei primi mesi dell'anno e dello 0,7% in media annua.
È quanto scrive la Banca d'Italia nel suo bollettino economico pubblicato oggi nel quale rivede al rialzo la previsione di crescita del Pil 2015 allo 0,7% e 2016 all'1,5%.
"In Italia prosegue il recupero dell'attività economica.
Gli indicatori qualitativi segnalano che la ripresa del prodotto, avviatasi nel primo trimestre di quest'anno, si è consolidata nel secondo. La domanda interna è tornata a sostenere la crescita", si legge nel Bollettino.
In questo quadro "i rischi per la crescita appaiono
bilanciati per l'anno in corso, ancora orientati
prevalentemente al ribasso per il prossimo". Essi derivano infatti ad un contesto globale ancora fragile, caratterizzato da un rallentamento delle economie emergenti.
Gli economisti di Bankitalia aggiungono che, "secondo le nostre stime il Pil avrebbe continuato a crescere nel secondo
trimestre a ritmi analoghi a quelli di inizio anno".
A trainare sono gli investimenti da parte delle imprese, soprattutto le maggiori: "I piani per il 2015 prefigurano un netto rialzo degli investimenti rispetto allo scorso anno (5,3%), sia nell'industria, grazie soprattutto all'accumulazione di capitale da parte delle imprese esportatrici, sia nei servizi".
"Dall'inizio dello scorso anno il guadagno di competitività
degli esportatori italiani, misurato sulla base dei prezzi alla produzione di beni manufatti, è stato significativo e pari a tre punti percentuali, risentendo in misura modesta – secondo valutazioni preliminari – del recente apprezzamento del cambio".
Più avanti si legge che "secondo i dati più recenti, le esportazioni di beni nel bimestre aprile-maggio si sarebbero
attestate in media su un valore superiore al primo trimestre, mentre le importazioni avrebbero registrato una leggera riduzione. Gli indicatori qualitativi confermano un quadro favorevole: l'indice Pmi relativo agli ordini esteri delle imprese manifatturiere e l'analogo indicatore Istat sono migliorati in giugno, portandosi sui valori più elevati da circa un anno".
Tutto ciò si traduce in previsioni più ottimistiche per quel che riguarda il Pil rispetto a inizio anno: "Il Pil si
espanderebbe dello 0,7% nel 2015 e accelererebbe all'1,5 nel 2016, grazie principalmente al progressivo rafforzamento della domanda interna", mentre "l'inflazione al consumo si attesterebbe allo 0,2% nella media dell'anno, per salire all'1,1 nel 2016".