Lunedì scorso Apple (NASDAQ:AAPL) ha svelato la prossima iterazione del suo generatore di reddito: l’iPhone 16. Le vendite di iPhone rappresentano il 46% del fatturato totale di Apple nel terzo trimestre del 2024. Per rimanere nel settore degli smartphone, l’azienda deve affrontare una sfida difficile contro le ammiraglie a prezzi competitivi di Huawei e Xiaomi (OTC:XIACF).
Per riuscirci, l’iPhone 16 si concentra sulla Apple Intelligence (AI) ottimizzata, alimentata dall’ultimo chip A18. Il fatto che l’acronimo sia lo stesso di intelligenza artificiale (AI) rende chiaro che Apple sta puntando a un’acquisizione del marchio, proprio come Kleenex è diventato sinonimo di qualsiasi velina.
L’intelligenza artificiale dovrebbe migliorare l’esperienza degli utenti prendendo spunto dalle loro azioni. Ad esempio, il controllo della fotocamera del telefono consente di identificare rapidamente gli oggetti per collocarli nel giusto contesto. Allo stesso modo, l’intelligenza artificiale si espande alle applicazioni per prendere appunti, riscrivere e correggere le bozze degli utenti. Sebbene non sia ancora stato rilasciato, ci si aspetta molto anche dal generativo Image Playground, un modo per integrare la manipolazione dei contenuti al volo.
Dal punto di vista hardware, l’iPhone 16 vanta un display Super Retina XDR con contrasto e granularità di livello superiore. Il chip A18 utilizza la tecnologia di miniaturizzazione TSMC a 3 nm, rendendolo più veloce del 30% rispetto all’A16 e consumando meno energia.
Anche se resta da vedere se l’Apple Intelligence riuscirà a catturare l’attenzione degli utenti tanto da incrementare le vendite oltre le aspettative, è lecito affermare che Apple sta definendo nuovi standard per i concorrenti. A loro volta, alcune aziende potrebbero trarre vantaggio dalla nuova tecnologia introdotta con l’iPhone 16.
Broadcom
Con la sua ramificazione dalle soluzioni di rete, storage e wireless all’infrastruttura software (tramite l’acquisizione di VMware (NYSE:VMW)), Broadcom Inc (NASDAQ:AVGO) è stata una delle principali beneficiarie del clamore dell’IA. Nel maggio 2023, Apple ha concluso un accordo con Broadcom per i suoi chip FBAR (Film Bulk Acoustic Resonator) che collegano i dispositivi Apple.
La mossa si colloca nella strategia di Apple, partita nel 2021, che prevede l’investimento di 430 miliardi di dollari in forniture di infrastrutture nazionali nell’arco di cinque anni. Per la serie iPhone 16, Broadcom sarà il fornitore chiave dei nuovi chipset WiFi 7.
In settimana, il titolo AVGO ha subito un calo del 5% dopo che la società ha annunciato i risultati del terzo trimestre giovedì scorso. In sintesi, gli utili di Broadcom sono stati sufficienti a battere le stime sugli utili per azione (EPS) con 1,02 dollari contro 0,95 dollari di EPS previsti. Allo stesso modo, il fatturato è cresciuto del 47% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 13,07 miliardi di dollari e superando le stime di 110 milioni di dollari.
Tuttavia, gli investitori hanno preso nota della perdita dell’utile netto di Broadcom, pari a 1,87 miliardi di dollari, rispetto al guadagno netto di 3,3 miliardi di dollari del trimestre precedente. Sebbene 1,35 miliardi di dollari possano essere attribuiti a un evento di natura fiscale, ciò ha ricordato agli investitori che Broadcom è ancora una società ciclica attualmente in fase di ribasso.
In compenso, il free cash flow di Broadcom, pari a 13,9 miliardi di dollari (contabilità degli ultimi tre trimestri) contro i 12,9 miliardi di dollari del 2023, dimostra che l’acquisto di VMware è valso la pena, avendo registrato un aumento dei ricavi del 200% su base annua contro il 5% della divisione ciclica dei semiconduttori.
Attualmente, il titolo Broadcom sembra essere in fase di rally. Rispetto alla media delle 52 settimane di 125,25 dollari, il titolo AVGO è ora quotato a 145,41 dollari per azione. I dati di previsione del Nasdaq indicano ancora un sostanziale potenziale di rialzo con un obiettivo di prezzo medio di AVGO di 198,66 dollari. Inoltre, anche la previsione di fondo è superiore al prezzo attuale, pari a 170 dollari per azione.
Qualcomm Inc.
Sebbene l’iPhone 16 sia già un’esclusiva nel panorama degli smartphone, l’iPhone 16 Pro lo è ancora di più. L’ultimo Snapdragon X75 di Qualcomm Incorporated (NASDAQ:QCOM) alimenterà questi modelli, mentre i modelli standard useranno il precedente modem X70 di Qualcomm, presente anche nella serie iPhone 15.
L’X75, annunciato per la prima volta nel febbraio 2023, è la potenza alla base della connettività 5G di Apple, con il 25% di spazio in meno sui circuiti e il 20% di consumo energetico in meno.
Nel frattempo, Qualcomm continua a detenere una quota sostanziale delle spedizioni globali di SoC per smartphone, pari al 23% nel primo trimestre del 2024 secondo i dati di Counterpoint, tra il 40% di MediaTek e il 17% di Apple.
Alla fine di luglio, Qualcomm ha pubblicato i risultati del terzo trimestre fiscale, che hanno evidenziato un aumento del fatturato dell’11% su base annua a 9,4 miliardi di dollari e una crescita dell’utile netto del 18% a 1,8 miliardi di dollari. Di particolare rilievo è l’incremento dell’87% di Qualcomm nel settore automobilistico, che riflette la tendenza di un numero sempre maggiore di auto a dotarsi di connettività cloud. Al CES 2024, l’azienda ha chiarito che intende affrontare Nvidia (NASDAQ:NVDA) con la piattaforma Snapdragon Digital Chassis.
A fronte di una media di 52 settimane di 158,03 dollari, il titolo QCOM è attualmente a 159,04 dollari per azione. Le previsioni del Nasdaq collocano il valore medio di QCOM a 220,71 dollari, mentre la previsione inferiore condivide lo stesso prezzo del titolo AVGO, a 170 dollari per azione.
Cirrus Logic, Inc.
Per chi si chiede perché i dispositivi Apple abbiano una qualità audio superiore, la risposta è Cirrus Logic Inc (NASDAQ:CRUS). L’azienda di Austin è il principale fornitore di chip audio, codec, convertitori di potenza, chip di riduzione attiva del rumore e amplificatori di Apple.
A sua volta, la maggior parte del fatturato di Cirrus proviene da Apple, con l’88% nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025.
“Pur comprendendo l’intenso interesse per questo cliente, in conformità con la nostra politica, non discutiamo i dettagli di questa attività”.
Tuttavia, l’azienda intende sfruttare questa relazione come rampa di lancio per diversificare la divisione Audio e High-Performance Mixed-Signal (HPMS). Nella lettera agli azionisti del quarto trimestre dell’anno fiscale 2023 di maggio, Cirrus ha riferito della penetrazione nell’aptica di Android e dell’obiettivo più ampio a lungo termine di fornire amplificatori potenziati al mercato dei computer portatili.
“Continuiamo a considerare il mercato dei computer portatili come un’opportunità promettente nei prossimi anni, in quanto cerchiamo di capitalizzare le tendenze secolari dirompenti del mercato e di espandere la nostra quota”.
Nei risultati finanziari dell’ultimo Q1 FY25 di agosto, Cirrus Logic ha registrato un utile netto di 42 milioni di dollari contro i 15,6 milioni di dollari del trimestre precedente, elevando le riserve di liquidità da 352,3 milioni di dollari a 491,3 milioni di dollari. Avendo drasticamente battuto le previsioni sull’EPS del secondo trimestre, con 0,8% rispetto alle stime di 0,31 dollari, il titolo Cirrus Logic è salito del 58% dall’inizio dell’anno.
Dopo il recente calo del mercato, CRUS è attualmente quotata a 129 dollari rispetto alla media delle 52 settimane di 96,88 dollari per azione. L’obiettivo di prezzo medio di CRUS è di 157,5 dollari, mentre la previsione di fondo è anch’essa al di sopra del livello di prezzo attuale, a 140 dollari per azione.
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