Investing.com – UniCredit (BIT:CRDI) prende alla sprovvista la Germania. Acquistando la quota del 4,5% di Commerzbank messa in vendita dal governo tedesco, la banca italiana ha messo in difficoltà Olaf Scholz.
In base a quanto riporta Bloomberg, infatti, il cancelliere era all’oscuro dei progetti del gruppo guidato da Andrea Orcel e si aspettava una vendita frazionata tra diversi investitori per mantenere l’indipendenza della Banca. Unicredit, invece, pagando 13,20 euro ad azione Commerzbank (ETR:CBKG)(il 2,5% in più rispetto ai 12,88 euro della chiusura di martedì) per un totale 53,1 milioni di azioni e un investimento complessivo da 702 milioni di euro, ha sbaragliato la concorrenza e sorpreso tutti a Berlino. In più, Piazza Gae Aulenti è riuscita a rastrellare sul mercato un altro 4,5% dell’istituto tedesco.
Il doppio colpo permette ora a Unicredit di posizionarsi al secondo posto tra gli azionisti di Commerzbank, con il 9% delle quote, poco al di sotto del 12% detenuto ancora dal governo tedesco. E potrebbe non fermarsi qui.
La banca ha già comunicato in una nota che “presenterà alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank”.
Tuttavia, il mancato preavviso non è certo piaciuto a Berlino e potrebbe ora ritorcersi contro Unicredit.
Il membro del consiglio di sorveglianza, Stefan Wittmann ha già dichiarato che si opporrà a qualsiasi potenziale acquisizione. Una posizione condivisa dal sindacato dei servizi Ver.Di, che ha chiesto al governo tedesco di impedire l’acquisto di Unicredit. “Il ministro federale delle Finanze, Christian Lindner, deve prendere un impegno chiaro con la Germania come sede di business e opporsi all’imminente acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit”, ha tuonato Frank Werneke, presidente dell’organizzazione.
Dall’altra parte, la scalata potrebbe migliorare i rapporti tra Unicredit e il governo italiano, dopo le polemiche dei mesi scorsi, alimentate in particolare dalla tassa sugli extraprofitti.
Sempre secondo quanto riportato da Bloomberg, Orcel già alcuni giorni prima di procedere con l’offerta, avrebbe anticipato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la volontà di entrare in Commerzbank. La mossa è stata con ogni probabilità apprezzata da Palazzo Chigi, che ancora non si è espresso ufficialmente, e potrebbe contribuire a riallineare gli obiettivi del settore bancario italiano a quelli dell’esecutivo.
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