PECHINO (Reuters) - Il settore dei servizi cinese è cresciuto a febbraio al ritmo più basso in quattro mesi, messo in difficoltà dalla diminuzione di nuovi ordini sia a livello interno che estero. Lo mostra un sondaggio pubblicato oggi, che certifica le difficoltà crescenti dell'economia e la prospettiva complessa per il 2019.
Il Pmi Caixin/Markit è sceso a 51,1, il minimo da ottobre, in netto calo dal 53,6 di gennaio, ma ancora al di sopra della linea di demarcazione tra contrazione e espansione di 50.
Il Pmi è in linea con altri dati macro pubblicati la scorsa settimana, che hanno mostrato come l'attività del settore ha rallentato a febbraio, dopo aver ripreso slancio per due mesi consecutivi.
La Cina spera di compensare con un settore dei servizi più forte il rallentamento dell'industria manifatturiera, che sta subendo i contraccolpi dei costi del lavoro in crescita e della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In ogni caso, è diminuita la spesa dei consumatori, più attenti dopo il rallentamento della crescita degli stipendi nell'ambito della frenata economica globale.
I nuovi ordini sono cresciuti al ritmo più lento da ottobre. Anche l'export è avanzato alla velocità più bassa in cinque mesi, certificando un rallentamento della domanda sia interna che estera.
A risentire del calo della fiducia degli imprenditori cinesi -- al minimo in tre mesi -- conseguente a questo clima anche la creazione di nuovi posti di lavoro, in crescita solo in maniera marginale. In aumento, invece, rispetto a gennaio, la crescita dei costi operativi.
Il Pmi composito Caixin è sceso a 50,7 da 50,9 di gennaio.